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Istituto nazionale tumori. Gallera a Lorenzin: “Spero in grande alleanza per aumentare la competitività”

L’assessore al Welfare è intervenuto all’Istituto, dove era presente anche il ministro della Salute, in occasione del World Cancer Day. “L’Istituto è al primo posto per la cura oncologica nonostante gli ostacoli burocratici che riguardano le assunzioni del personale e la remunerazione dei ricercatori. Spero che parta una grande alleanza per la soluzione di questi problemi”.

04 FEB - “La presenza del ministro Lorenzin ci consente di sottolineare con orgoglio gli straordinari risultati raggiunti dagli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico in Regione Lombardia, e in particolare dell'Istituto nazionale dei tumori che è al primo posto per la cura oncologica. Risultati raggiunti nonostante gli ostacoli burocratici che riguardano le assunzioni del personale e la remunerazione dei ricercatori. Spero quindi che da qua parta ora una grande alleanza che possa portare alla soluzione di questi problemi e aumentare la competitività di tutti gli Irccs ". Lo ha detto l'assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera nel corso del suo intervento, venerdì pomeriggio, all'Istituto nazionale dei tumori, alla presenza del ministro della Salute Beatrice Lorenzin.

“In Lombardia- ha rimarcato l'assessore- abbiamo 19 Irccs, la metà di quelli presenti in tutto il Paese che possiedono standard qualitativi di eccellenza nazionale. Tra loro, sia pubblici che privati, è in atto una grande collaborazione che come Regione Lombardia abbiamo voluto suggellare attraverso l'istituzione di una Rete degli Irccs che ora si sta allargando anche alle Università, perché tanti sono i temi comuni su cui dobbiamo lavorare insieme, sia a livello regionale, che nazionale”.

Sono fiducioso- ha concluso Gallera - che la sensibilità del ministro Lorenzin terrà conto della oggettività di alcuni grandi problemi sui quali è importante intervenire. Se la legge Madia ha delegato il governo a snellire le forme di assunzione degli enti pubblici di ricerca, non ha però inserito nella norma gli Irccs e ovviamente è necessario porvi rimedio. Per quanto riguarda invece la retribuzione del personale che lavora nei dipartimenti di ricerca per molti anni Regione Lombardia si è fatta carico dei loro stipendi investendo 3 milioni e mezzo delle proprie risorse che prima erano pagati con il contributo di Ricerca corrente del Ministero della Salute e già per il periodo tra il 2017 e il 2020 ci siamo impegnati a stanziare ulteriori 1.800.000. Tuttavia e' necessario trovare una soluzione normativa nazionale”.

04 febbraio 2017
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