Cronicità. Anche lo Snami contro la delibera lombarda: “Uno ‘scippo’ in favore del privato”
Il sindacato autonomo dei medici critica il nuovo modello di presa in carico dei pazienti cronici approvato dalla Giunta. Testa: “Si sta smontando “pezzo per pezzo” la sanità pubblica in favore di quella privata”. Ghezzi: “Non c’è bisogno del privato, perché il prossimo ACN migliorerà la presa in carico dei pazienti cronici e fragili”
01 FEB - “Invece di rafforzare la Medicina Generale che continua colpevolmente ad essere sotto-finanziata, di fatto si cerca di sconvolgere il modello delle cure territoriali “estraendo dal cilindro” fantomatiche strutture socio sanitarie pubbliche o private che diventeranno gestori del trattamento dell'assistenza al paziente cronico e fragile”. È questo il commento di
Angelo Testa, presidente nazionale dello Snami alla delibera approvata dalla Giunta della Regione Lombardia che introduce un nuovo modello di presa in carico dei pazienti cronici.
“Esperienze analoghe precedenti - sostiene
Salvatore Santacroce, tesoriere nazionale e presidente di Snami Pavia
“E’ senz’altro una fuga in avanti della Lombardia - sottolinea Sergio Ghezzi, responsabile nazionale della scuola quadri e presidente di Snami Monza-Brianza - soprattutto in un momento in cui faticosamente si cerca di rinnovare l’accordo collettivo nazionale della Medicina Generale, puntando, tra l’altro, su un’assistenza ancora più efficace e capillare ai pazienti affetti da multipatologie”.
“Assurdo e pericoloso - conclude il presidente Testa - praticare lo “sport“ di smontare pezzo per pezzo il nostro sistema sanitario pubblico, uno dei migliori del mondo, sotto-finanziandolo e depotenziandolo a favore del privato. Lo Snami non ci sta e chiama anche le altre forze sindacali ad una mobilitazione generale”.
01 febbraio 2017
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