La vaccinazione antipneumococco arriva in farmacia. Al via da oggi nelle ATS Brianza e Val Padana
Rivolto agli assistiti residenti o domiciliati nei territori di competenza delle due ATS, con età compresa tra i 65 e i 72 anni. Il vaccino utilizzato è il Pcv20 (coniugato a 20 valenze), che offre una protezione ampia contro i sierotipi dello pneumococco, causa di infezioni gravi come polmoniti, meningiti e sepsi. Racca: “La Lombardia è la prima regione ad avviare il progetto. Ci auguriamo di poterlo estendere presto a tutte le province”.
11 NOV - Oggi anche il vaccino antipneumococcico fa il suo ingresso nelle farmacie lombarde. La Giunta regionale, infatti, nella delibera con cui ha rinnovato fino al 31 ottobre 2026 l’accordo con Federfarma per la vaccinazione antinfluenzale in farmacia, ha anche approvato il progetto sperimentale di somministrazione dell’antipneumococcico in regime SSR nei presidi farmaceutici delle ATS Brianza e Val Padana.
La sperimentazione, che coinvolge le province di Monza Brianza, Lecco, Cremona e Mantova, durerà sei mesi, eventualmente prorogabili. Rivolto agli assistiti residenti o domiciliati nei territori di competenza delle due ATS, con età compresa tra i 65 e i 72 anni, il servizio sarà a disposizione di circa 54mila individui in ATS Brianza e 60mila in ATS Val Padana.
Il vaccino utilizzato nella sperimentazione è il Pcv20 (coniugato a 20 valenze), che offre una protezione ampia contro i sierotipi dello pneumococco, causa di infezioni gravi come polmoniti, meningiti e sepsi. La somministrazione avviene per via intramuscolare, previa verifica dell’identità dell’assistito da parte del farmacista mediante tessera sanitaria e raccolta del consenso informato, obbligatorio prima di ogni inoculazione.
“Siamo orgogliosi di annunciare, primi in Italia, l’avvio di questa nuova vaccinazione in farmacia”, commenta
Annarosa Racca, presidente di Federfarma Lombardia. “È una preziosa opportunità di prevenzione che va incontro alle esigenze di salute dei nostri utenti anziani e contribuisce a rendere sempre più concreto quel modello di assistenza di prossimità imprescindibile per il futuro del nostro Servizio Sanitario. L’auspicio è di poter passare presto da questa prima fase pilota a un’estensione del progetto a livello dell’intera regione, in modo che possano beneficiarne tutti i cittadini lombardi potenzialmente interessati”.
11 novembre 2024
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