Potenziare il sistema delle residenze sanitarie assistenziali (RSA), delle residenze sanitarie per disabili (RSD) e delle comunità sociosanitarie (CSS) attraverso uno stanziamento di oltre 90 milioni di euro. È il contenuto del provvedimento approvato dalla Giunta regionale della Lombardia e presentato oggi dell'assessore al Welfare, Guido Bertolaso, in conferenza stampa. All'incontro è intervenuto anche il direttore generale del Welfare, Giovanni Pavesi alla presenza del presidente della Commissione Salute del Consiglio regionale, Patrizia Baffi.
"Il provvedimento - ha detto l'assessore Bertolaso - è rivolto in particolare a quelle categorie di soggetti fragili che incidono in numero sempre maggiore nelle strutture assistenziali. La componente sociale riveste per noi una fondamentale importanza. In un contesto in cui ogni struttura ha costi sempre in aumento, Regione contribuisce notevolmente ed evita alle famiglie ulteriori spese. La scelta di fissare un limite ai costi e legarlo alla tariffa media delle Ats va in questa direzione".
Una serie di azioni contenute nel documento che prevede vari step. Intanto Regione Lombardia ha stabilito di incrementare le tariffe giornaliere alle RSA, RSD e CSS legate all'assistenza di pazienti ad elevata complessità (comportamento e alimentazione). Si tratta di una prima fase programmatoria, che ammonta a 51 milioni, e che stabilisce la destinazione di ulteriori risorse.
Obiettivo fondamentale, quello di evitare spese ulteriori alle famiglie che utilizzano le strutture. Regione ha anche fissato una soglia (2% della tariffa media delle singole Ats) oltre la quale non sono ammessi incrementi della retta sui posti a contratto con il SSR.
Altri 30 milioni sono destinati al concorso della spesa del 50% dei farmaci acquistati dalle strutture, 6 milioni per la presa in carico di pazienti nelle residenze per disabili (RSD) con necessità speciali.
Infine, 2,65 milioni l'incremento della tariffa definita per il trattamento terapeutico riabilitativo e 671.000 euro per il trattamento delle dipendenze a bassa intensità assistenziale.