La Fondazione Sanità Futura torna a mettere a confronto i risultati della rete sanitaria pubblica e privata lombarda con il sistema sanitario nazionale e con quello delle singole regioni, elaborando i dati del Piano Nazionale Esiti di Agenas 2019. Una nuova lettura dopo la precedente edizione che aveva misurato l’efficacia delle prestazioni sanitarie relative al periodo 2016-2018.
L’ultima in cui vengono analizzati i dati pre-pandemici e quindi un indicatore fondamentale per capire come uscirà la sanità nazionale dalla tempesta Covid 19.
Nel rapporto “Qualità degli Outcomes clinici negli Ospedali. Confronto tra Regione Lombardia e le altre Regioni Pne 2020” (edizione Franco Angeli), coordinato dal professor Gabriele Pelissero con la collaborazione tecnica della società di consulenza Innogea e con il supporto scientifico del Consorzio Pavese per studi post universitari nell’area sanitaria, Confindustria Lombardia Sanità e Servizi, Assolombarda e Aiop Lombardia, vengono misurati 42 “Outcomes”, cioè gli indicatori di esito che quantificano il miglioramento o il peggioramento dello stato di salute del paziente in differenti situazioni di intervento.
Rispetto ai risultati pubblicati nel primo rapporto, questo secondo rapporto relativo all’anno 2019 conferma, in generale, la buona qualità delle cure ospedaliere del SSN a partire dall’eccellente livello qualitativo della rete ospedaliera della Lombardia, che presenta globalmente il 79% degli esiti migliori rispetto alla media nazionale (88% degli indicatori significativi). Pubblico e privato lombardo concorrono a questo risultato con il 50% di esiti migliori per il pubblico (62% degli indicatori significativi) e del 81% degli esiti migliori per il privato (96% degli indicatori significativi).
Su 42 indicatori analizzati la Lombardia registra dunque 33 esiti migliori della media nazionale, dato ottenuto analizzando il dato accorpato pubblico e privato.
La principale finalità dello studio non è quella di stabilire graduatorie di merito, ma quella di evidenziare i livelli di qualità e soprattutto le opportunità di miglioramento delle prestazioni specialistiche ospedaliere. In questo senso il confronto fra i diversi modelli operativi e gestionali dei Sistemi Sanitari Regionali, e la loro articolazione in erogatori di diritto pubblico ed erogatori di diritto privato, va finalizzato all’individuazione delle migliori soluzioni per assicurare il più alto livello di qualità ai pazienti.
Lo studio di 199 pagine tra le tante eccellenze indica che per esempio per l’intervento chirurgico sul tumore del colon la media della mortalità a 30 giorni nella sanità lombarda è del 3,40 contro quella nazionale di 3,95, stesso discorso per l’intervento chirurgico per il tumore ai polmoni con la media della sanità lombarda allo 0,92 contro quella nazionale al 1,09. Per l’ictus ischemico la media della mortalità a 30 giorni in Lombardia è al 9.02 rispetto il 9,72 della media nazionale, stesso discorso per l’embolia polmonare con la media nazionale all’8,88 e quella lombarda al 7,85.
“In questa edizione – precisa Gabriele Pelissero, Presidente di Fondazione Sanità Futura- abbiamo aggiunto inoltre due nuovi studi sulla dispersione degli esiti nelle Regioni, purtroppo non di rado piuttosto elevata, e sulla correlazione fra volumi e qualità degli esiti, che mostra una realtà più articolata e complessa rispetto alla diffusa convinzione dell’esistenza di un rigido e automatico rapporto positivo. Quanto analizzato dovrebbe indurre la politica sanitaria ad avviare efficaci piani di azione, con audit clinici e organizzativi in tutti gli ospedali il cui valore dell’esito clinico sia significativamente disperso rispetto ai valori medi, sia in difetto che in eccesso”.
Per Dario Beretta, Presidente Aiop Lombardia ““E’ fondamentale monitorare la qualità e la performance degli ospedali lombardi nel corso del tempo rispetto ad una serie di indicatori validati e capaci di fornire informazioni esaustive sull’attività delle strutture. La ricerca presentata oggi ha l’obiettivo di avere dei dati per programmare un un miglioramento continuo della qualità in sanità sul territorio regionale”.
Conclude Sergio Dompé, Vicepresidente Assolombarda con delega alle Life Sciences“L’analisi sugli esiti di salute presentata oggi è la dimostrazione non solo di un’eccellenza nella qualità delle cure ma soprattutto di uno sforzo comune di tutti gli attori della Filiera lombarda delle Scienze della Vita che contribuiscono, ognuno secondo le proprie aree di attività - dalla ricerca farmaceutica, all’innovazione nel campo dei dispositivi medici sino al letto del paziente -, a rendere il Sistema Sanitario Lombardo un’eccellenza in Italia e all’estero”.