Pronto Soccorso. In Lombardia i codici del triage diventano 5, attese da 0 a 240 minuti
Approvata una delibera a firma Moratti. Il processo di triage sarà standardizzato su tutto il territorio regionale ed è per questo che la Regione promuoverà un percorso di formazione di tre mesi che, con la collaborazione di Areu, raggiungerà capillarmente tutti i Pronto Soccorso. “Attraverso l'applicazione di protocolli condivisi in team medico-infermieristico, il tempo d'attesa diventa un vero e proprio step del processo attivo di diagnosi e cura”, afferma Moratti.
29 MAR - Passano da 4 a 5 i codici per l'accesso al Pronto Soccorso in Regione Lombardia. Il nuovo modello di triage è contenuto in una delibera approvata dalla Giunta su proposta della vicepresidente e assessore al Welfare, Letizia Moratti, ed illustrato in una nota.
Il triage risulta dunque così articolato:
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Emergenza: ingresso immediato
- Urgenza Indifferibile: tempo massimo di attesa 15 minuti
- Urgenza differibile: tempo massimo di attesa 60 minuti
- Urgenza minore: tempo massimo di attesa 120 minuti
- Non urgenza: tempo massimo di attesa 240 minuti.
"Promuovere in ogni area del Pronto Soccorso l'immediata presa in carico del cittadino per determinati segni e sintomi di presentazione - commenta nella nota Moratti - è un'innovazione fondamentale del nuovo modello di triage lombardo. Attraverso l'applicazione di protocolli condivisi in team medico-infermieristico, il tempo d'attesa diventa un vero e proprio step del processo attivo di diagnosi e cura”.
In particolare, la presa in carico permetterà di identificare precocemente eventuali quadri clinici potenzialmente evolutivi (un'infezione grave o un infarto miocardico), favorirà il trattamento tempestivo del dolore e ridurrà il tempo complessivo di permanenza in Pronto Soccorso.
"Ma non solo - aggiunge Moratti - Regione Lombardia promuoverà anche una soluzione che permetterà di ridurre il sovraffollamento dei Pronto Soccorso, indirizzando il cittadino direttamente a percorsi mono-specialistici per codici non urgenti, gestiti completamente in aree dedicate".
Il nuovo modello punta, in particolare, a identificare e suddividere i pazienti con 'codice verde’, che rappresentano attualmente il 70% degli accessi (circa 2,8 milioni).
Il nuovo modello di triage promuove inoltre la riorganizzazione interna dei Pronto Soccorso, che dovranno nel loro layout considerare aree a complessità assistenziale differenti (bassa, media e alta), garantendo l'efficace utilizzo delle risorse e favorendo percorsi privilegiati in particolare per i pazienti più fragili.
“Per la prima volta il processo di triage verrà standardizzato su tutto il territorio regionale: un paziente con dolore toracico o febbre verrà pertanto valutato e codificato a triage in modo sovrapponibile in tutti i Pronto Soccorso del territorio regionale. Ed è proprio per questo che la Regione promuove un percorso di formazione della durata di tre mesi che, con la collaborazione di AREU, raggiungerà capillarmente tutti i Pronto Soccorso, utilizzando il nuovo manuale di triage realizzato dal 'Tavolo tecnico' di triage regionale che ha anche il compito di monitorare il processo di implementazione”, evidenzia la Regione.
Nello stesso tempo è in previsione l'adeguamento della piattaforma regionale Emergenza Urgenza (EUOL) e dei software gestionali del PS. L'avvio a pieno regime del nuovo sistema è previsto dal primo gennaio 2023.
29 marzo 2022
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