Liguria. Verso la riorganizzazione dei consultori. Viale: “Nessuna privatizzazione”
L’assessore tranquillizza: “Nel Piano Socio Sanitario approvato a dicembre è previsto un apposito capitolo dedicato ai consultori che quindi nessuno vuole chiudere. Ma qualcosa dobbiamo fare, per non essere condannati a mantenere l’esistente: oggi ai consultori si recano poche persone, oltre il 70% delle prestazioni erogate è occasionale e viene realizzata da un solo operatore mentre meno del 5% dei cittadini viene preso in carico da team multidisciplinari”
15 MAG - “Prendo atto che oggi ai consultori si recano poche persone, oltre il 70% delle prestazioni erogate è occasionale e viene realizzata da un solo operatore mentre meno del 5% dei cittadini viene preso in carico da team multidisciplinari. Qualcosa dobbiamo fare, per non essere condannati a mantenere l’esistente. Da parte mia c’è la massima disponibilità ad un confronto in Commissione Sanità sul modello che vogliamo realizzare: credo che molte delle preoccupazioni manifestate questa mattina potranno essere fugate”.
È quanto ha affermato la vicepresidente e assessore alla Sanità di Regione Liguria Sonia Viale in relazione al progetto della Regione di riformare la rete dei consultori.
“Il progetto di Regione Liguria e Alisa – ha aggiunto - intende restituire ai consultori le funzioni che sono proprie di queste strutture, potenziandole, in modo che le mamme, le famiglie e i bambini possano trovare davvero tutte le risposte di cui hanno bisogno. È un obiettivo che vogliamo raggiungere applicando un modello già applicato da 20 anni in altre regioni, come Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna o Toscana e che vogliamo realizzare anche qui in Liguria perché ha dimostrato di funzionare”.
L’assessore ha anche smentito chi ventila l'ipotesi di una possibile privatizzazione o di uno smantellamento dei servizi.
“Assolutamente non è così”, dice. “Nel Piano Socio Sanitario approvato a dicembre è previsto un apposito capitolo dedicato ai consultori che quindi nessuno vuole chiudere: chi afferma il contrario fa allarmismo, alimentando preoccupazioni che non hanno fondamento. Grazie alla riorganizzazione che vogliamo realizzare, viene restituita centralità a queste strutture territoriali imprescindibili nell’assistenza sociosanitaria: i consultori si riappropriano finalmente della loro mission, in relazione in particolare alla salute materno infantile, alla famiglia, alle adozioni, all’accompagnamento alla genitorialità. Queste sono le funzioni proprie dei consultori che non dovrebbero occuparsi come, ad esempio, delle vaccinazioni che devono essere effettuate negli ambulatori preposti: utilizzare il personale dei consultori per attività che non spettano a queste strutture ha determinato in questi anni un depauperamento di questi luoghi”, ha concluso Viale.
15 maggio 2018
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