Liguria. Asl 2 contro liste attesa. Toti: “Lavoro serio e meticoloso che darà risultati in breve tempo”
Attivazione del servizio Cup di secondo livello per monitorare tempi e liste d'attesa, presa a carico dei pazienti con percorsi complessi e attivazione di esami diagnostici - risonanza magnetica - su dodici ore giornaliere. Queste le prime misure. Viale: “Vogliamo far emergere buone pratiche e estenderle in tutta la Liguria”.
16 MAG - Attivazione del servizio Cup di secondo livello per monitorare tempi e liste d'attesa, presa a carico dei pazienti con percorsi complessi e attivazione di esami diagnostici - risonanza magnetica - su dodici ore giornaliere. Sono questi i primi interventi che la Asl 2 savonese attuerà per ridurre le liste di attesa sul territorio, come annunciato durante la conferenza stampa di venerdì nel distretto sanitario di Savona, alla presenza del presidente della Regione Liguria
Giovanni Toti, dell'assessore regionale alla Salute
Sonia Viale e del commissario straordinario della Asl 2 savonese
Eugenio Porfido.
I risultati che la Asl 2 prevede di ottenere sul breve periodo sono l'aumento del 36% dei pazienti alla settimana per l'endoscopia digestiva – passando dalle attuali 3.300 prestazioni alle 4.500 annue - e un +25% per tac e risonanza magnetica settimanali – passando dalle attuali 14 mila prestazioni annue alle 17.500 previste.
"Qui – commenta il presidente
Giovanni Toti in una nota diffusa dall'ufficio stampa della Regione - è stato fatto un lavoro serio e meticoloso, sfruttando le stesse tecniche usate a Genova, l'apertura degli ambulatori anche il sabato e la domenica mattina o il recall per ricordare ai cittadini l'imminente visita specialistica ed evitare il cosiddetto 'drop out', ovvero la mancata presentazione del paziente senza disdetta e poter eventualmente riassegnare la visita ad un altro cittadino che ne avesse fatto richiesta e fosse ancora in attesa. E' un piano significativo che prevede una riduzione da un terzo fino a due terzi dell'attesa per alcuni tipi di esami. Credo che vedremo risultati in brevissimo tempo. Dopo Genova e Savona esporteremo questi modelli anche nel resto della regione in un processo di efficientamento che culminerà, da qui a poche settimane, nella riforma della sanità".
Secondo il governatore ligure "non si può parlare di un servizio sanitario universale se poi facciamo aspettare per dei mesi i pazienti in attesa di un esame o di una visita perché questo vuol dire non fornire un servizio serio a nessuno. Dobbiamo dire con chiarezza ai cittadini dove possiamo arrivare e poi – ha concluso - rispettare gli impegni presi".
La vicepresidente
Sonia Viale ha ricordato che "nel processo di riforma della sanità ligure che abbiamo intrapreso stiamo lavorando per offrire una risposta omogenea in termini di offerta di servizi sanitari verso il cittadino, attraverso una forte governance regionale che sino a oggi è mancata. Dobbiamo far emergere le buone pratiche della sanità ed estenderle a tutto il territorio. Nel percorso del Libro Bianco, avviato in questi mesi, stiamo avvertendo una crescita di entusiasmo da parte di tutti gli operatori sociosanitari e la voglia di cambiamento – ha concluso - per la realizzazione di un modello ligure in sanità".
16 maggio 2016
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