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Liguria. Donna oltre il 70% delle dipendenti del Ssr: 20mila su 28mila

Il dato emerso al punto stampa di oggi dedicato alla sanità sull’edilizia ospedaliera e sulle strategie per abbattere le liste d’attesa. Dall’11 marzo a disposizione oltre 120mila prestazioni che, grazie al finanziamento di Regione Liguria di 7,4 milioni di euro, il privato accreditato garantirà ai cittadini liguri. Toti: “Ma la Regione è molto al di sotto delle prestazioni di privato convenzionato rispetto anche a Regioni di sinistra, come Emilia-Romagna e Puglia”.

08 MAR - Nella Giornata internazionale della donna, l’8 marzo, emergono numeri significativi sul numero di professioniste attive nella sanità ligure: su 28.000 dipendenti più di 20.000 sono donne, con una crescita costante anche nei ruoli apicali. Un dato particolarmente positivo riguarda poi la chirurgia: il rapporto tra femmine e maschi negli ultimi anni è cresciuto in modo esponenziale e tra i medici dei reparti chirurgici è oggi di 1 a 1.

È questo uno dei temi affrontati oggi durante il punto stampa dedicato alla sanità, in cui si è parlato anche delle novità nel campo dell’edilizia ospedaliera e le strategie per abbattere le liste d’attesa.

"È stata una settimana importante per l'edilizia sanitaria in Liguria - spiega il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti -. Abbiamo dato piena operatività all’ospedale di Bordighera, le cui prestazioni cresceranno ancora con l'apertura del pronto soccorso, e abbiamo dato il via alla progettazione preliminare dell’ospedale unico di Taggia, per concludere un progetto di cui si parla da decenni. Passi in avanti anche con l'avvio del cantiere del Sant’Andrea e il progetto bandiera del Pnrr del polo degli Erzelli. È poi partita la grande manovra di riduzione delle liste d’attesa, che da lunedì distribuirà 120mila prestazioni di diagnostica aggiuntive, mentre, nel prossimo mese, assegneremo con circa 35 milioni di euro prestazioni aggiuntive per chirurgia di media e bassa complessità dalla cardiologia all’ortopedia passando per l’oculistica e la chirurgia generale. Tutto questo sotto il coordinamento della nuova cabina di regia messa a disposizione della sanità”.

“Chi accusa Regione Liguria di voler svendere la sanità pubblica - sottolinea Toti - continua a fare opera di bieca propaganda senza neppure conoscere i dati. Regione è molto al di sotto delle prestazioni di privato convenzionato anche di Regioni tradizionalmente a guida sinistra, come Emilia-Romagna e Puglia. Siamo quindi ancora in una situazione in cui possiamo crescere dal punto di vista della collaborazione pubblico-privato, tutto a beneficio dell’utente, perché stiamo parlando di prestazioni interamente pagate dal sistema sanitario regionale".

Per quanto riguarda il recupero delle liste d’attesa, da lunedì 11 marzo saranno a disposizione del sistema sanitario ligure le oltre 120mila prestazioni che, grazie al finanziamento di Regione Liguria di 7,4 milioni di euro e alla manifestazione d’interesse indetta da Alisa, il privato accreditato garantirà ai cittadini liguri: si tratta di ecografie, risonanze magnetiche, raggi e tac che entreranno a far parte dell’offerta pubblica e potranno dare nuova linfa per abbattere le liste d’attesa.

“Il contributo del privato accreditato – commenta l’assessore alla Sanità Angelo Gratarola – è fondamentale e va ad aggiungersi alla mole di prestazioni che vengono garantite e ogni anno incrementate anche dal sistema pubblico, anche alla luce di una domanda sempre più crescente. I numeri pubblicati nei giorni scorsi dal Ministero dell’Economia e delle Finanze confermano infatti che la Liguria è tra le regioni dove la trazione pubblica è maggiore: l’assegnazione di prestazioni ai privati è in media al 20.3% a livello nazionale. La Liguria, una delle regioni con la percentuale più bassa, è all’11.9%. Regioni come Lazio e Lombardia raggiungono percentuali superiori al 27 per cento, ma anche Campania (23.8%), Puglia (21.4%) e perfino Emilia-Romagna (15.3%), ricorrono al privato più della nostra regione”.

“Questo provvedimento – spiega Daniela Troiano, direttore amministrativo di Alisa - ci consente di garantire prestazioni di diagnostica che è un ambito dove è prioritario intervenire per abbattere le liste d’attesa. Le assegnazioni distribuite in tutta la Liguria consentono di dare risposte in modo omogeneo in tutte le Asl liguri. Dall’11 marzo saranno aperte le agende e per sei mesi le prestazioni saranno garantite ai cittadini liguri. Nello specifico saranno a disposizione oltre 48milla ecografie, 37mila rx, 17mila risonanze e 17mila TAC, suddivise tra area metropolitana genovese, area di levante, area di ponente. Ricordiamo che Alisa ha anche approvato la delibera con la quale si prorogano fino al 31 dicembre i contratti in essere per le prestazioni del privato accreditato di natura sanitaria e sociosanitaria che riguardano la riabilitazione, prime visite di varie specialità, esami di laboratorio e tutte le attività del sociosanitario. Il rapporto tra pubblico e privato in sinergia ci consente di far crescere in modo costante l’offerta ai cittadini liguri”.

Si è parlato anche del nuovo ospedale di Taggia: “Importante passo avanti nella road map per la realizzazione dell'ospedale unico di Taggia”, hanno spiegato i vertici regionale. La giunta regionale ha infatti approvato la delibera grazie alla quale si affiderà l'incarico dei servizi relativi all'architettura e ingegneria per il supporto al RUP al fine della redazione del documento di fattibilità. Un ulteriore tassello di adempimenti burocratici che avvicina sempre di più alla data di inizio lavori, ossia della posa del primo mattone, prevista per agosto 2028. L'intervento è assai impegnativo, su un'area di 130mila metri quadrati e di un edificio di 430mila metri cubi che al suo interno ospiterà 618 posti letto di cui 68 tecnici (culle, osservazione breve, dialisi, libera professione).

Al suo interno, per quanto concerne il dimensionamento dei servizi, troveranno spazio una struttura sede di DEA di I livello, con mantenimento di Pronto Soccorso presso l’ospedale di Bordighera, una piastra servizi con le seguenti principali attività:
- Pronto Soccorso
- Blocco operatorio - almeno sette sale operatorie
- Blocco endoscopico - almeno cinque sale endoscopiche
- Blocco parto – almeno cinque sale parto/travaglio e una sala operatoria
- Diagnostica per immagini: 3 TAC, 2 RMN, 4 sale angiografiche, 2 acceleratori lineari, 4 diagnosticheradiologiche, 4 ambulatori ecografici, 3 mammografi, 2 MOC
- Area di laboratorio dotata di Laboratorio di patologia clinica, Laboratorio di Microbiologia, Anatomia patologica, centro trasfusionale.

“Sta proseguendo senza sosta l'iter di progettazione che porterà alla realizzazione dell'ospedale unico di Taggia – evidenzia il DG di Asl1 Dott.sa Maria Elena Galbusera -, un lavoro sinergico tra Regione Liguria, Asl1 e Comune di Taggia che permetterà a tutta la provincia di Imperia di avere finalmente un unico polo sanitario che racchiuderà al suo interno tutte le professionalità per una sanità all'avanguardia per l'utenza del ponente ligure e non solo”.



08 marzo 2024
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