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Rianimazione cardiopolmonare. All'Acquario di Genova oltre 600 studenti a lezione di primo soccorso

L’iniziativa in occasione di “Viva”, la settimana nazionale della Rianimazione Cardiopolmonare. Gratarola: “Iniziare dai giovani a insegnare le tecniche di rianimazione può portare ad ottenere grandi risultati. L'evento dell'arresto cardiorespiratorio è improvviso. Chi si trova ad assistervi, se opportunamente formato, può mettere in campo tutta una serie di provvedimenti che in grado di proteggere le funzioni vitali”.

16 OTT - Prende il via oggi, anche in Liguria, 'Viva', la settimana nazionale della Rianimazione Cardiopolmonare. L'appuntamento clou per Genova è fissato proprio all'Acquario di Genova con 'Viva Liguria Cardioprotetta' con il patrocinio della Camera dei Deputati, del ministero dell'Istruzione e del Merito, del Coni e di Sport e Salute, della Regione Liguria, del Comune di Genova, del Porto Antico, dell’Associazione Nazionale dei Medici di Bordo – Marina Mercantile e l’Ordine dei Medici Liguri. ‘Viva!’ È una campagna di sensibilizzazione che ha lo scopo di diffondere in Italia la conoscenza delle manovre di Rianimazione Cardiopolmonare (RCP). È nata nel 2013 grazie ad Italian Resuscitation Council (IRC) che ha raccolto l’invito dell’Unione Europea e di European Resuscitation Council (ERC).

Alle 8.30 si è tenuto l'evento formativo che ha visto la partecipazione di oltre 600 studenti delle quarte di alcuni istituti superiori liguri. ‘Viva’ vede l’impegno di ‘New Life Resuscitation’, Ente di Formazione Accreditato attivo da oltre 17 anni nel campo del primo soccorso e della cardio protezione, certificato da Regione Liguria e 118. Negli spazi esterni è stato possibile assistere ad una vera e propria simulazione di soccorso.

"Partendo dallo slogan 'Ogni cittadino del mondo può salvare una vita' torna anche quest'anno 'Viva!' la settimana dedicata alla rianimazione cardiopolmonare con particolare attenzione dedicata ai ragazzi delle scuole – dichiara in una nota l'assessore regionale Angelo Gratarola -. Iniziare dai giovani a insegnare le tecniche di rianimazione può portare ad ottenere grandi risultati: si tratta di semplici nozioni e manovre che non hanno bisogno di particolari conoscenze e background sanitari. Questa iniziativa va nel solco di quell'idea, che l'assessorato ha, di rendere la città di Genova e poi tutta la popolazione ligure più cardioprotetta attraverso un sistema di misure che vanno dalla formazione alla sensibilizzazione della popolazione e alla diffusione capillare dei defibrillatori. L'evento dell'arresto cardiorespiratorio è improvviso, non avviene necessariamente vicino ad ospedali e a strutture sanitarie: si tratta di episodi acuti che talvolta non presentano preavviso. È chiaro quindi che proprio il testimone casuale, se opportunamente formato, può mettere in campo tutta una serie di provvedimenti che, garantendo il flusso sanguigno al cervello, sono in grado di proteggere le funzioni vitali".

"L'introduzione di soltanto due ore di lezione di rianimazione cardiopolmonare (RCP) all'anno, indirizzate ai ragazzi dai 12 anni compiuti, secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità aumenterebbe il tasso di sopravvivenza all'arresto cardiaco con ripercussioni significative sulla salute globale - aggiunge l'assessore alla Scuola Simona Ferro - Per questo Regione Liguria si schiera al fianco di iniziative come questa".

"Italian Resuscitation Council (IRC) è un’associazione scientifica senza scopo di lucro iscritta all’Elenco delle società scientifiche e delle associazioni tecnico-scientifiche delle professioni sanitarie presso il Ministero della Salute che conduce da anni un’intensa opera di formazione alla rianimazione cardiopolmonare - spiega Paolo Cremonesi referente IRC Regione Liguria e direttore Medicina e chirurgia d'accettazione e d'urgenza - Pronto soccorso dell'ospedale Galliera - il nostro obiettivo è la realizzazione di momenti ed attività dedicati al pubblico volti a informare le diverse fasce della popolazione italiana circa la rilevanza dell’arresto cardiaco improvviso e l’importanza di conoscere e saper eseguire le manovre che possono salvare la vita di coloro che ne sono colpiti".

"Ogni anno in Europa si registrano circa 400 mila arresti cardiaci (60 mila in Italia) e si stima che solo nel 58% dei casi chi assiste intervenga con le manovre salvavita e nel 28% dei casi con il defibrillatore - spiega Emanuele Sartori responsabile progetto Viva 2023 Liguria - La possibilità di sopravvivenza all'arresto cardiaco diminuisce del 10% per ogni minuto che passa; per questo è essenziale che chi vi assiste effettui subito le manovre salvavita. Questi 10 anni di attività continuativa del progetto Regionale 'Primo Soccorso a Scuola' ci ha permesso di contattare e formare oltre 56000 ragazzi con il risultato di salvare molte vite. La giornata di domani, che coinvolgerà circa 600 studenti di quarta superiore del Nautico e del Davigo-Nicoloso, prevede una sessione teorica per facilitare il riconoscimento dell’arresto cardiaco e rendere efficace la chiamata di emergenza al 112, ma soprattutto una sessione pratica dedicata alla tecnica del massaggio cardiaco e all’uso del defibrillatore".

16 ottobre 2023
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