Peste suina. Angelo Ferrari nominato commissario per la gestione dell’emergenza
Toti e Piana: “Al governo abbiamo chiesto ristori e la sospensione dei pagamenti fiscali. Speriamo di poter limitare ulteriormente la zona critica”. Sulla base degli ultimi dati disponibili sono sette i casi positivi dall’inizio del monitoraggio: 1 a Isola del Cantone, 2 a Ronco Scrivia, 3 a Campo Ligure e 1 a Rossiglione
26 GEN - Il direttore dell’Istituto sperimentale Zooprofilattico di Piemonte, Liguria e Valle d’AostA,
Angelo Ferrari è stato nominato commissario per la gestione per l’emergenza della peste suina al termine dell’incontro ieri tra il presidente di Regione Liguria
Giovanni Toti, il vice presidente
Alessandro Piana, il ministro della Salute
Roberto Speranza e quello delle Politiche Agricole
Stefano Patuanelli.
Durante l’incontro Regione Liguria ha chiesto ai ministri di sostenere adeguatamente gli allevatori ed evitare che i danni conseguenti all’emergenza della peste suina colpiscano a catena tutta la filiera e l’entroterra.
“È stato un incontro costruttivo – ha spiegato il presidente Giovanni Toti - con la nomina di una commissario che si occuperà di gestire l’emergenza per conto delle Regioni e del Governo. Abbiamo anche chiesto un pacchetto di ristori per le nostre categorie, nella speranza di poter arginare il problema e di riaprire al più presto un pezzo importante del nostro territorio”.
“Si incomincia a delineare una mappatura precisa del focolaio in attesa di un quadro definitivo che attendiamo a breve – ha aggiunto il vice presidente con delega all’Allevamento Alessandro Piana -, sperando di limitare ulteriormente la zona critica, per poi procedere con gli abbattimenti selettivi che si rendono necessari e svincolare possibilmente dalle limitazioni ministeriali parte degli areali. Occorre iniziare quanto prima con il sostegno dei danni diretti ed indiretti subiti dagli allevatori del comparto suinicolo”.
Sulla base degli ultimi dati disponibili sono sette i casi positivi dall’inizio del monitoraggio: 1 a Isola del Cantone, 2 a Ronco Scrivia, 3 a Campo Ligure e 1 a Rossiglione.
“Si tratta di un segnale doveroso per il tessuto imprenditoriale fortemente voluto dal presidente Toti e dal sottoscritto – conclude il vice presidente Piana – per dare una risposta concreta al blocco delle attività con lo svuotamento degli allevamenti presenti nelle aree colpite e per consentire agli allevatori una pianificazione sui prossimi mesi. Solo gestendo con prudenza la criticità potremo scongiurare il passaggio dell’epidemia dalla fauna selvatica agli allevamenti tutelando il made in Italy, da sempre sinonimo di eccellenza e garanzia sanitaria. Quello che abbiamo voluto rappresentare a Roma è tutto il territorio a 360 gradi dalle strutture di ricettività alle associazioni, dallo sport all’ outdoor, fino ad arrivare alle guide ambientali ed escursionistiche. Dal Ministero sono arrivate decise rassicurazioni, con i fondi stanziati a supporto del Paese che seguiranno l’evolversi della situazione. In particolare ho richiesto, di concerto con le Associazioni agricole del territorio, i portatori di interesse e il Sistema Camerale, di prevedere sospensioni dei pagamenti fiscali e previdenziali per le imprese della filiera presenti nei Comuni della zona rossa oltre ad opportune rinegoziazioni dei mutui”.
26 gennaio 2022
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