Bonus Covid. È tutto qui il riconoscimento della Campania?
di Ciro Maraniello
01 LUG -
Gentile Direttore,
in data 26/06/2020 si è svolto un incontro in modalità videoconferenza tra le organizzazioni sindacali e i rappresentanti della Regione Campania nelle persone dell’avv.
Antonio Postiglione e dell’avv.
Gaetano Patrone. L’incontro aveva per oggetto il riconoscimento economico aggiuntivo al personale del Servizio Sanitario Regionale coinvolto direttamente e indirettamente nell’emergenza Covid-19.
Dopo una lunga disamina, i rappresentanti delegati per la Regione Campania hanno proposto, per i soggetti che dal 10 marzo al 30 aprile 2020 hanno prestato la propria attività nelle aree di emergenza Covid-19 per almeno 20 turni lavorativi, un corrispettivo economico, differenziandolo, in rapporto al livello di esposizione al rischio, in due fasce retributive come di seguito riportato:
- FASCIA A - Covid-19 “Rischio Elevato”, indennità di € 1000
- FASCIA B - Covid-19 “Rischio Medio”, indennità di € 600
Il Movimento Giovani Fials ribadisce la propria posizione, e cioè che la premialità deve essere garantita a tutto il personale in servizio nel periodo emergenziale – prevedendo tre fasce di gradualità – per il contributo che tutti gli operatori, seppur in modo diversificato, hanno dato alla tenuta dei servizi sanitari in una fase così impegnativa e delicata; in virtù della loro abnegazione e della partecipazione fattiva agli interventi di riorganizzazione messi in atto, essi sono riusciti a garantire assistenza alla cittadinanza nonostante la complessità della situazione contingente e a dispetto delle preesistenti criticità.
Di fronte ad un simile spirito di sacrificio, la risposta del governo si è rivelata manchevole.
È stato già avvilente vederlo trincerarsi, nel corso dell’emergenza, dietro una autoreferenzialità incurante delle esigenze degli operatori sanitari, ma ancor di più lo è stato prendere atto successivamente della sua ingratitudine, quando a quegli stessi operatori è stato riconosciuto un risarcimento del tutto inadeguato.
Ci si attendeva una maggiore concretezza e lo stanziamento di risorse economiche di consistente “premialità”. Invece, il governo ha concesso alla nostra regione solo 23.288.405 euro con il Decreto Cura Italia e 17.673.453 euro con il Decreto Rilancio, destinati a incrementare i fondi contrattuali della dirigenza sanitaria e del personale del comparto per le maggiori spese sostenute nella fase della pandemia, e la cui sola parte residuale, del tutto insufficiente, è stata riservata alla premialità degli operatori sanitari.
L’insufficienza delle risorse stanziate a livello nazionale rendeva necessario – come sottolineato anche dalla segreteria regionale Fials in una nota del 22 giugno – l’intervento della Regione Campania con lo stanziamento in bilancio di congrue risorse aggiuntive, tenendo anche conto del sistema della tassazione che ha ingenerato profonde disuguaglianze che hanno caratterizzato il disconoscimento delle varie professionalità e competenze.
Invece cosa è accaduto? L’amministrazione regionale è arrivata all’incontro senza quantificare le risorse disponibili da mettere sul tavolo e con una proposta indecente che premierà solo una piccola parte del personale.
Non avremmo certo preteso (anche se a onor del vero ce lo saremmo aspettato) che, in linea con quanto deliberato da altre regioni maggiormente attente nel valorizzare i propri lavoratori, anche la Campania integrasse i fondi stanziati dal governo per risarcire il disagio degli operatori esposti al rischio biologico. Ma che almeno tali fondi venissero utilizzati per lo scopo stabilito, questo sì, lo abbiamo sperato vivamente. Invece è stata netta la sensazione che i 40 milioni messi a disposizione dai decreti nazionali saranno destinati ad altro fine. Nonostante le sigle sindacali abbiano richiesto di esplicitare l’entità delle risorse disponibili per l’accordo, i rappresentanti della Regione Campania, con un funambolismo comunicativo a dir poco disdicevole, non hanno fornito una cifra concreta.
La riunione si aggiornerà oggi 30/06/2020, nella speranza che possa essere fatta chiarezza e soprattutto che venga messa sul tavolo delle trattative una proposta alternativa.
Ciro Maraniello
Dipendente AORN Cardarelli
Movimento Giovani Fials
01 luglio 2020
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