Rischio Clinico. Ordini infermieri toscani: “Per nomina nuovo responsabile si rispetti la legge”
di G.Grasso, N.Draoli, M.Zingoni, C.Anelli, M.Fruzzetti, E.Carlotti, G.Panci, M.Aurigi
20 NOV -
Gentile direttore,
gli Ordini delle Toscana stanno assistendo a una querelle sulla direzione della gestione rischio clinico regionale, in cui per altro sono coinvolti altri ordini locali, che tutto sembra, meno che un percorso rigoroso e rispettoso delle norme in materia di rischio clinico così come definite dalla legge 24/2017, quanto piuttosto istanze apparentemente del tutto personalizzate.
Il Responsabile, infatti, in conformità a quanto previsto dell’art. 43 della legge regionale 40/2005, è nominato dal Presidente della Giunta regionale tra i dirigenti delle aziende sanitarie o degli enti del servizio sanitario regionale con comprovata esperienza in materia di rischio clinico e sicurezza delle cure e resta in carica per la durata della legislatura regionale.
In particolare, il Responsabile può essere sì un medico specializzato in igiene, epidemiologia e sanità pubblica o medicina legale, ma può essere anche un professionista con laurea magistrale in altra disciplina, con adeguata formazione, coerente con le aree di competenze indicate nel curriculum formativo OMS sulla sicurezza delle cure, in particolare ergonomia e fattore umano, e comprovata esperienza almeno triennale nel settore della sicurezza delle cure. Il responsabile della gestione del rischio clinico e della sicurezza del paziente è un dirigente quindi con le caratteristiche descritte all’art. 16 della legge 24/2017.
Al momento attuale il ministero della Salute non ha provveduto a dare alcuna precisazione sul significato di “personale dipendente” (così viene definito) e di adeguata formazione e comprovata esperienza nel settore.
Il significato di personale dipendente non necessita, dal punto di vista giuridico, di alcuna interpretazione, data d’altra parte dagli stessi relatori della legge in maniera estensiva nel Manuale di interpretazione della legge e nei lavori parlamentari di preparazione.
Inoltre, l’art.16 della legge 24/2017 che integra l’articolo 1 della legge 28 dicembre 2018, n. 208 è scritto proprio per estendere tale possibilità alle altre professionalità, visto che i medici erano già inseriti in questa forma.
Preso atto che nel Centro Gestione Rischio Clinico e Sicurezza del Paziente non sono presenti al momento attuale e in modo stabile e continuativo competenze sanitarie di livello dirigenziale che possano assicurare e garantire lo svolgimento delle attività stabilite dalla legge 24/2017, la presenza delle competenze sanitarie è garantita dagli organismi e dalle articolazioni funzionali del centro.
Si sta quindi discutendo intorno a un ruolo chiaramente contendibile, portando avanti istanze e mozioni a favore di una professione piuttosto che di un’altra.
Non sta certo a questi Ordini entrare nel merito delle nomine e se ce ne guardiamo bene dal farlo. Ma chiedere il rigoroso rispetto della normativa senza tante strumentalizzazioni quello sì, è nostro compito.
Come infermieri siamo per valorizzare le competenze e i professionisti all'interno dei precisi percorsi dettati dalla legge, non certo per valorizzare le professioni aprioristicamente come se all'interno di ruoli, lo ripetiamo, contendibili per legge, una professione fosse portatrice di valori diversi, rinunciando invece alla possibilità di valutare i singoli professionisti e i loro specifici curriculum.
Chiediamo quindi che la Regione Toscana, e il Rischio Clinico in particolare, non prestino il fianco a diatribe che non favoriscono la credibilità del SSR e del mondo professionale tutto che rappresentano.
Gli Ordini della Regione Toscana, qui firmatari, non mirano ad avere un dirigente infermiere in più o in meno, a mo' di paciere, se questo va a scapito della seria applicazione della legge 24/2017.
Giovanni Grasso
Presidente Opi Arezzo
Nicola Draoli
Presidente Opi Grosseto
Marcella Zingoni
Presidente Opi Livorno
Presidente Opi Lucca
Catia Anelli
Morena Fruzzetti
Presidente Opi Massa-Carrara
Emiliano Carlotti
Presidente Opi Pisa
Gabriele Panci
Presidente Opi Prato
Michele Aurigi
Presidente Opi Siena
20 novembre 2019
© Riproduzione riservata
Altri articoli in Lettere al direttore