Si rispettino le graduatorie regionali della medicina generale
di Ernesto Esposito
16 SET -
Gentile direttore,
leggiamo in questi giorni tramite il suo giornale di
proposte inoltrate al Ministro da varie associazioni per risolvere la problematica relativa alla futura Carenza di Medici di Medicina Generale. Ritengo opportuno precisare che attualmente in Italia esistono le graduatorie Regionali che sono formate dai medici aventi diritto a ricevere una assegnazione sulla base dei punteggi conseguiti in tantissimi anni di servizio precario svolto a favore del servizio sanitario Nazionale nella continuità assistenziale,nel 118 e come sostituti dei medici di medicina generale.In Italia esiste una situazione a macchia di leopardo e quindi in alcune Regioni come la Campania vi è un esubero di medici(migliaian in graduatoria) in cerca di stabilizzazione ed in altre come la Emilia Romagna una carenza.
E' necessario riformare i servizi offerti alla cittadinanza ma rispettando la legge e coloro che da oltre 10 anni lavorano nel precariato con una elevata esperienza professionale conseguita sul campo e che non possono essere superati nelle assegnazioni delle carenze da coloro che non sono ancora nemmeno entrati nelle graduatorie Regionali.
Mi appello al Ministro della salute per informarLa che con questa proposta esistono problemi di legittimità e che molti medici potrebbero,a giusta causa,effettuare migliaia di ricorsi per il mancato rispetto delle assegnazioni per graduatorie.
Una presunta emergenza circa la carenza dei medici nei prossimi anni non può e non deve in alcune aree del paese favorire l'ingresso alla convenzione senza il passaggio per la graduatoria anzi superando la stessa in termini di fatto e di diritto.
Tale proposta quindi necessita dei dovuti approfondimenti da parte del Governo Nazionale che oltre al Ministero della Salute compete anche al Ministero del Lavoro per le possibili criticità occupazionali conseguenti a carico di due generazioni di medici di medicina generale in graduatoria Regionalen e che si troverebbero senza lavoro per alcuni decenni e fino al raggiungimento dei 70 anni di età.
Dott. Ernesto Esposito
Medico di continuità assistenziale
Asl Napoli 1 Centro
16 settembre 2018
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