Medicina. Abolizione test ingresso e sistema alla francese? Una ‘non’ soluzione che rinvia il problema
di Marcello Petrini (Giovani medici Cisl)
29 APR -
Gentile direttore,
in merito alle voci che si rincorrono circa l’abolizione del test di ingresso a Medicina per adottare il “sistema francese” di selezione, voglio esprimere la piena contrarietà dei Giovani Medici CISL. I motivi sono già noti a chi si occupa della questione: il problema non verrebbe risolto ma semplicemente rimandato di un anno; a quel punto gli aspiranti camici bianchi saranno comunque selezionati e alcuni di loro verranno esclusi. Inoltre questa “riforma” comporterebbe un notevole sforzo economico per organizzare questo anno di corso senza test di accesso che vedrebbe un grandissimo numero di iscritti.
Riteniamo semmai doveroso spendere energie e risorse per evitare contenziosi e ricorsi garantendo la regolarità del test di accesso in tutte le sedi. Il test, sebbene per alcuni possa rappresentare un ostacolo invalicabile, è necessario per garantire una formazione di qualità e un futuro lavorativo ai giovani medici.
Ribadiamo invece la necessità di aumentare il numero di borse per le scuole di specializzazione garantendo la prosecuzione del percorso ai giovani medici neo-laureati che non riescono ad accedere alle scuole di specializzazione (e sono alcune migliaia ogni anno). Sarebbe inoltre necessario ripartire le borse delle scuole di specializzazione sviluppando stime epidemiologiche sui bisogni di cure della popolazione e non basandoci sui pensionamenti, per formare dei neo-specialisti al passo con i cambiamenti che il nostro SSN sta vivendo.
In quest’ottica, lo affermiamo nuovamente, sarebbe fondamentale l’istituzione di una scuola di Specializzazione, parificata rispetto a tutte le altre, per preparare i nostri Medici di Medicina Generale (come avviene in quasi tutti i Paesi Europei)
Marcello Petrini
Referente Nazionale Giovani Cisl Medici
29 aprile 2016
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