Precari Ssn. Dpcm da riscrivere, ma sindacati finalmente uniti
di Corrado Bibbolino
06 GIU -
Gentile Direttore,
chi ha partecipato il
3 giugno alla riunione presso l’Auditorium del Ministero della Salute alla presenza del Sottosegretario De Filippo ha inizialmente avvertito una atmosfera, come sempre più spesso capita, frammentaria e frammentata e con interventi che sembravano ripercorrere una ben nota, e qualche volta stanca, ritualità. Poi lentamente è emerso un grande elemento di novità che mi sembra necessario riprendere visto che gli interventi sul Tuo apprezzato e seguito
Quotidiano, reiterando i motivi di dissenso dall’ultima versione del DPCM sui precari, hanno accentuato a comprensibili fini di visibilità questo o quell’aspetto di opposizione e sottolineato ancora una volta sfumature e divergenze.
L’elemento nuovo è a mio avviso situato nel fatto che per la prima volta da molto tempo tutte le componenti del complesso mondo della dipendenza del SSN hanno realizzato una convergenza unitaria ponendo sotto accusa con forza unanime l’attuale sistema che con una mano toglie al capitolo di spesa “Personale” che rimane bloccato mentre con l’altra da al capitolo “Beni e Servizi” assumendo persone in modo improprio attraverso “caporali” dalle più diverse vesti ed origini consentite dalla legge senza venire censurati dagli organi di controllo.
Sono anni che i medici radiologi denunciano queste distorsioni e finalmente ne abbiamo ascoltato una sottolineatura forte e corale che individua senza dissensi la presenza di un disegno teso a destrutturare il Servizio Sanitario Nazionale a vantaggio di modelli mercantili più che economicisti come più prepotentemente avvertito nelle Regioni in ”piano di rientro”.
Per una volta invece di fare i “polli di Renzo” i rappresentanti dei 450.000 dipendenti hanno trovato un punto unificante a difesa di una delle caratteristiche che ci hanno qualificato come SSN nel corso degli anni ad onta di tutti i molteplici attacchi economici e giudiziari: il grande senso di appartenenza e la diffusa capacità professionale riconosciuta in tutto mondo.
La politica più sensibile, rappresentata dal Sottosegretario De Filippo, se ne è fatta portavoce per rappresentare gli interessi non solo degli operatori, ma soprattutto dei cittadini a difendere il loro diritto alle cure anche attraverso una revisione del DPCM più attenta a mantenere in vita i Livelli di Assistenza
Sarebbe bello che per un certo periodo si sospendessero, senza cedere le proprie prerogative, le “turf battle” che si accendono quotidianamente all’interno del mondo della Sanità distraendoci dal fermare tutti coloro che quotidianamente portano via mattoni dalla Casa del SSN.
Non ci rimane più molto tempo ma la riunione del 3 giugno ci autorizza a sperare che una qualche lotta unitaria sia possibile prima che l’incendio finisca di distruggere la casa comune.
Corrado Bibbolino
Segretario Nazionale FASSID Area S.N.R.
06 giugno 2014
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