Gentile Direttore,
le scriviamo in merito alle affermazioni dei Riccardo Davanzo nell’articolo “Allattamento al seno solo per 46% bimbi di 2-3 mesi. Gemmato: “Diritto da garantire a bimbi e mamme” pubblicato il 4 luglio sul vostro giornale.
Nell’articolo Davanzo afferma che “Non esiste in Italia un monitoraggio permanente dell'allattamento, ma da una survey del 2022 dell'Iss emerge che in media il 46% dei neonati a 2-3 mesi di vita è allattato in modo esclusivo al seno…”.
Riteniamo opportuno specificare che i dati ISS non originano da una “survey” bensì dal “Sistema di Sorveglianza 0-2 anni sui principali determinanti di salute del bambino” promosso dal Ministero della Salute e coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità in collaborazione con le Regioni e Province Autonome. Una delle principali differenze tra le due modalità di rilevazione consiste proprio nella sistematicità e continuità nel tempo garantita dai sistemi di sorveglianza rispetto alla saltuarietà delle “survey”.
La Sorveglianza 0-2 anni raccoglie dati su diversi indicatori di salute relativi ai primi 1000 giorni di vita, tra cui l’allattamento materno https://www.epicentro.iss.it/sorveglianza02anni/ e rappresenta un fiore all’occhiello per il Paese quale unica sorveglianza di popolazione dedicata alla salute dei primi 1000 giorni disponibile a livello internazionale.
La sua priorità di salute pubblica è stata sancita dall’inclusione nel Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 2017 che identifica i Sistemi di Sorveglianza e i Registri di interesse nazionale.
Dopo una iniziale sperimentazione nel 2013 in 13 Distretti Sanitari, nel 2018 la Sorveglianza ha coinvolto 11 Regioni, e nel 2022 si è estesa alla totalità delle Regioni, ad eccezione del Molise e della PA di Bolzano, arruolando oltre 35.000 mamme in occasione delle sedute vaccinali dei loro bambini.
Grazie a questa Sorveglianza, per la prima volta in Italia sono disponibili stime accurate dell’allattamento, anche a livello regionale, che riguardano indicatori richiesti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dai Piani Nazionali e Regionali della Prevenzione. La disponibilità di questi dati, la possibilità di monitorare gli indicatori nel tempo, l’analisi delle differenze territoriali e delle associazioni con i fattori socio-economici, permettono di produrre conoscenza utile ai decisori nazionali e regionali per la programmazione delle opportune azioni di salute pubblica.
Siamo quindi particolarmente lieti di rilevare che anche in occasione della IV Conferenza nazionale sull'allattamento, tenutasi presso il Ministero della Salute, i dati messi a disposizione dalla Sorveglianza ISS siano stati di riferimento per la discussione delle azioni volte a favorire la protezione, promozione e il sostegno dell’allattamento materno.
Enrica Pizzi
Serena Donati
Direttrice Reparto Salute della Donna e dell’Età Evolutiva, CNaPPS, ISS