Gentile direttore,
siamo in piena caccia alle streghe contro la gravidanza per altri, ma solo quando praticata da maschi omosessuali. L'obiettivo palese è esclusivamente quello di negare diritti alle persone LGBTI, il diritto alla fertilità, alla riproduzione e alla genitorialità, in nome di una presunta violenza verso le donne, che è solo un falso mito inventato esattamente come lo è la famigerata Teoria Gender.
La scienza in Italia non ci aiuta? Abbiamo il parere etico positivo dell'Istituto Veronesi del 2019 e numerosi lavori scientifici di cui cito questa recente review, che spiega come le leggi di UK, Canada e California, valide alcune dal 1982, siano oggi ampiamente sperimentate per garantire sia la gestante che il nascituro, soprattutto quando i genitori (di cui di solito almeno uno è quello biologico) abitino nello stesso Paese.
È falso il mito del pagamento in cambio di prestazione. I costi sono maggiori perché si esegue all'estero, il che favorisce il mercato abusivo in Paesi del terzo mondo, come accade per i Trapianti d'organo di cui però nessuno si lamenta. Lo sfruttamento in India e in passato in Ucraina è ampiamente documentato, ma non ha nulla a che vedere con le norme di UK, Canada e California. Inoltre i Paesi in cui avviene lo sfruttamento lo permettono solo alle coppie eterosessuali sposate, contro le quali in Italia ovviamente nessuno si pone il problema.
È falso il mito dello sfruttamento della donna come prostituzione, anzi è un tema ampiamente classista da parte di chi vi si oppone. Tutte le donne producono un bene comune che è la capacità di riprodurre il genere umano durante i nove mesi e, come per il lavoro domestico, si parla spesso di risarcire queste donne, il che in parte avviene con i cosiddetti Bonus Bebè. Le donne che scelgano di portare avanti gravidanze di figli non propri (la gestante in GPA non è la madre biologica), avranno pur diritto per i nove mesi di assenze dal lavoro ad un risarcimento, laddove i loro contratti non lo prevedano come in Italia.
È falso il mito che i maschi gay facciano tutti figli con la GPA. Alcuni maschi sono bisessuali ed hanno figli in modo naturale con altre donne, altri vanno all'estero per adottare ed entrambi non vedono i propri partner riconosciuti come genitori nemmeno quando uniti civilmente o sposati con matrimonio egualitario all'estero.
È falso il mito che i maschi gay facciano uso della GPA solamente loro. Il 98% delle GPA sono richieste da coppie eterosessuali. Proprio gli Stati dove è permesso lo sfruttamento delle gestanti, Ucraina ed India, permettono la GPA solamente alle coppie sposate eterosessuali. Eppure nessuno si lamenta della GPA per le coppie eterosessuali in generale e nessuno si permette di bloccare il riconoscimento dei figli con GPA per le coppie eterosessuali da India ed Ucraina. Evidentemente se è una donna a sfruttare un'altra donna, secondo la narrazione falsa per UK, Canada e California, ma vera per Ucraina e India, non ci sono problemi.
E le persone Transgender? Parliamo anche dei maltrattamenti subiti dalle persone transgender donne considerate maschi nonostante tutte le evidenze sociali e scientifiche. Ne parliamo per citare la questione Trapianto di Utero che sono praticate sempre nei Paesi occidentali, in particolare in USA, perché valide dal punto di vista etico, psicologico ed efficaci per la nascita e sviluppo di neonati sani.
Si anche le persone Transgender sono genitori, ma non entro ulteriormente nel dettaglio.
Vorrei solo capire quando fare figli con persone consenzienti, con norme validate da decenni di giurisprudenza in UK, Canada e California, possa diventare un reato, se non a causa dei meccanismi di caccia alle streghe, per evitare i quali chiedo sempre di studiare lavori scientifici e soprattutto I Diavoli di Loudun di Huxley.
Manlio Converti