Gentile direttore,
leggendo Qs mi rincuora la constatazione che qualcosa si sta muovendo nella direzione giusta. Da ex medico di famiglia dal 1978 al 2015, nei comuni montani dell'alta Valmarecchia (provincia di Rimini), vorrei portare il mio piccolo contributo. Anche dopo il 2015 e tutt'ora svolgo come medico volontario un supporto condiviso con gli attuali medici di base e del 118, negli stessi territori.
La mia esperienza quotidiana mi fa dire che ci sono tre questioni, sulle quali non vedo ancora la necessaria determinazione e chiarezza in coloro che istituzionalmente hanno il compito di governare ora e nei prossimi anni i processi rivolti ad una innovazione sul tema lavorare per la salute di tutti i cittadini nell' era della tecnologia e della globalizzazione.
Un insufficiente lavoro ben organizzato da parte del servizio sanitario pubblico, la mancanza di una ferma volontà politica ed istituzionale, rischia di fare saltare tutto il sistema sanità, lasciando spazio a meno salute, a più immorali business intorno ad essa, ad una passione affievolita nell' intraprendere gli studi per diventare medico.
Ecco le tre proposte:
1) Ruolo della MEDICINA PRIVATA e nuova normativa nazionale per l'esercizio della stessa. Tutto quello che i medici e le strutture private fanno dovrebbe essere messo in rete, assieme a ciò che si fa' nel servizio sanitario pubblico. Solo così essa potrà svolgere un ruolo positivo senza diventare un mondo separato o una sorta di riserva indiana, con tutti i rischi annessi e connessi per la salute dei cittadini e per chi come il Medico di base, dovrà continuare a svolgere quel prezioso lavoro di sintesi e di corresponsabilità con le persone che lo hanno scelto. Insomma frà medici che operano nel pubblico e medici che operano nel privato,non ci devono essere muri ma ponti alla luce del sole!
2) Medico di base e medicina territoriale di prossimità H24. Ci sono tante cose che già funzionano molto bene come il 118 o l'assistenza infermieristica domiciliare o i brillanti risultati delle nuove tecniche chirurgiche che comportano tempi di ricovero sempre più brevi e possibilità concrete di cura e riabilitazione, senza muoversi dalla propria abitazione e senza allontanarsi dai propri affetti.
Altre che potranno portare un ulteriore passo in avanti come la telemedicina e l'infermiere di comunità. Ho molto riserve sulle cosiddette Case della Salute. Specialmente nelle aree interne stanno mettendo a rischio la presenza degli ambulatori di medicina generale, che in quei territori sono insostituibili e che dovrebbero prevedere delle importanti premialità ed incentivi per i medici di base che vi esercitano. Sarebbe interessante conoscere il parere dei cittadini sui reali vantaggi per il loro benessere fisico, psichico e sociale, dopo la nascita di queste strutture, anche nei medi e grandi centri! Per capire se le premesse su cui sono nate (lavorare in equipe, promuovere la salute in termini di prevenzione, cura, educazione, assunzione di quelle responsabilità che competono ai pazienti), siano state mantenute.
Ma la mia proposta nasce dalla consapevolezza dell'importanza della figura professionale del medico di base. Per me è pura follia solo pensare ad un suo possibile superamento. Come è pura follia stressarlo con un'enorme mole di lavoro burocratico che di fatto lo costringe a mettere in soffitta il valore essenziale della relazione umana, e della visita sia ambulatoriale che domiciliare. Un valore per il quale non esiste tecnologia che possa esserne all'altezza! Affinché ciò non succeda, va messa a disposizione di ogni medico di medicina generale, una segretaria da parte del SSN, per tutte quelle pratiche e funzioni che nulla hanno a che fare con la professione medica.
Altrimenti non rimarrà per la maggior parte delle persone che, la scelta di chiamare il 118 o di chiedere una visita a pagamento. E sempre meno saranno le persone invogliate ad iscriversi alla facoltà di medicina e chirurgia e sempre meno i medici invogliati a scegliere la professione del medico di base.
Aggiungo che il servizio di guardia medica festiva,pre festiva e notturna va profondamente riorganizzato mettendolo in sinergia ed in
rete con il 118 per avere tre tipologie di intervento. 1) Ambulanza con solo infermiere. 2) Ambulanza o altro mezzo con medico. 3) Macchina con solo medico. Mantenere un piedi un servizio di Guardia medica festiva prefestiva e notturna che non va oltre....PRENDA IL PARACETAMOLO E SE NON VA BENE CHIAMI IL 118....non ha molto senso! Tante vale allora sopprimere tale"servizio" e trasferire i medici nel servizio di emergenza urgenza/118 che valuterà caso per caso il modo più appropriato di intervenire, mettendo così in atto un servizio di continuità assistenziale molto migliore.
3) Prevenzione ed educazione alla salute. Come dicevo, le nuove tecnologie potranno si fare cose meravigliose,persino operare a distanza con un robot ma l'educazione la possono fare solo le persone. È questa una delle innovazioni più importanti da realizzare per difendere la salute di tutti i cittadini nei prossimi anni. I futuri medici dovranno essere degli esperti in educazione alla salute. Serve una riforma della facoltà di medicina e chirurgia. Serve inserire in tutte le scuole di ogni ordine e grado la materia di Educazione alla salute. Servono dei nuovi programmi formativi in ogni ambito sanitario,sociale e lavorativo.
Come si respira. Come e quanto bere. Come alimentarsi senza farsi del male, già in tenera età. Come e perché fare attività motoria aerobica, come mantenere la calma della mente, come ridurre al minimo fumo, alcool,droghe ed introduzione delle troppe sostanze nocive in circolazione. Come fare un uso appropriato dei farmaci, leggendo sempre il "bugiardino". Come ascoltare i suggerimenti degli altri, senza essere dei creduloni ma con consapevolezza. Come ascoltare i messaggi del proprio corpo. Perché è importante fare gli screening. Come vivere la sessualità. Come imparare a conoscere il valore curativo del silenzio,della natura,della lettura e della scrittura.
Tutto ciò servirà a diminuire malesseri e malattie. Insieme ad altre importanti misure di Prevenzione,si potranno in seguito (All'inizio, queste strategie necessitano di investimenti oltre che di volontà politica!) realizzare corposi risparmi da usare per una vita più gioiosa e salubre, imparando a fare tesoro del più grande "lusso" della nostra epoca, IL TEMPO!
Luigi Cappella