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Pronto Soccorso. Autorizzato il reclutamento di 153 medici d’urgenza. Soddisfazione Simeu

Il concorso in forma aggregata vede capifila l’Ao San Giovanni Addolorata. Per Simeu finalmente riconosciuta”la grave sofferenza di organico, stimata da tempo da SIMEU in 250 unità circa complessive sul territorio regionale” e “ fatto uno sforzo importante per non consegnare le emergenze alle cooperative e a liberi professionisti”.

09 LUG - La Regione Lazio ha autorizzato il reclutamento di 153 medici d’urgenza per i Pronto Soccorsi. Una notizia annunciata dall’assessore alla Salute, Alessio D’Amato, e accolta con soddisfazione dalla Simeu Lazio. Il concorso pubblico in forma aggregata per l’assunzione a tempo indeterminato in 10 aziende regionali vede capofila di tale impegnativa procedura Azienda Ospedaliera San Giovanni Addolorata ed è una iniziativa, dichiara la Simeu in una nota, “frutto del continuo e fruttuoso dialogo tra il mondo dell’emergenza e le istituzioni aziendali e regionali”.

In particolare, per la Simeu si tratta di una azione importante anche perché “viene riconosciuta ufficialmente la grave sofferenza di organico, stimata da tempo da SIMEU in 250 unità circa complessive sul territorio regionale, in cui operano le UOC di PS e Medicina d’Urgenza, comunque, sempre con grande entusiasmo e risultati oltre le aspettative anche durante le fasi più difficili della pandemia durante le quali l’attività dei PS e delle Medicine d’Urgenza è stata il vero argine eretto contro la diffusione del virus al resto dell’ospedale e della comunità”.
 
La Simeu evidenzia come si prende anche atto che l”a carenza dei medici, comunque ubiquitaria, affligge soprattutto la periferia, aprendo quindi indirettamente alla discussione sulle modalità di incentivazione e di benessere organizzativo da individuare ed applicare in modo ormai indifferibile come risulta evidente dall’analisi dei flussi dei professionisti e delle specializzazioni da qualche anno”.

E poi, “viene fatto uno sforzo importante per non consegnare le emergenze alle cooperative e a liberi professionisti spesso non dotati di quello spirito di squadra e know how complessivo necessari per un lavoro efficace ed efficiente in emergenza”.

Simeu Lazio e il Consiglio dei Direttori di Struttura Complessa di PS e Medicina d’Urgenza (“vorremmo in un futuro prossimo chiamarci sia come disciplina che come strutture complesse allo stesso modo della Scuola di Specializzazione, ovvero MEU – Medicina di Emergenza e Urgenza”, fa sapere la Simeu), chiede ora che, “affinchè il concorso pubblico bandito abbia il successo sperato”, il bando venga pubblicato rapidamente sia sul Bollettino Ufficiale Regionale che in Gazzetta Ufficiale per avviare con la massima priorità tutte le pratiche di espletamento del concorso nei tempi più brevi possibili, dandone vasto eco, chiede la Società di emergenza urgenza, “sia nella nostra che in altre regioni e in tutte le Scuole di Specializzazione di MEU ed equipollenti, essendo l’iscrizione al terzo anno di Specializzazione il requisito minimo di iscrizione”.
 
Per la Simeu è anche importante che “si specifichi nei concordati con le ASL che le assunzioni in emergenza e urgenza (Medici di emergenza urgenza e Rianimatori) secondo i fabbisogni indicati come per il bando in oggetto non sono trattabili né differibili inserendone il completamento nei criteri di valutazione dei DG, potendo le Aziende ricorrere agli strumenti incentivanti identificati dalla Regione e allo studio che andrebbero comunque condivisi con il Consiglio dei Direttori di Struttura Complessa e la Società Scientifica di Riferimento prima ancora che con i sindacati generalisti”.

Per la Simeu occorre poi applicare in tutti gli ospedali gli standard strutturali e organizzativi previsti dalle normative regionali e nazionali e dalle recenti Linee Guida SIMEU, attivando all’interno delle UOC UNICHE di PS e Medicina d’Urgenza oltre alle sale visita anche le OBI, le Medicine d’Urgenza e le Terapie Semi Intensive, cercando parallelamente di completare la riapertura di tutti i posti letto previsti ma al momento non attivi negli ospedali, specie ma non solo di area medica e di emergenza.

E poi, è la richiesta della Simeu, “si porti rapidamente a termine il tavolo di lavoro sul fenomeno del Boarding aperto dalla Regione con le strutture di PS e le Direzioni Sanitarie di Aziende e Presidi Ospedalieri, riconoscendone l’estraneità al lavoro del medico d’urgenza, il cui core internazionalmente riconosciuto e da salvaguardare è costituito dalle attività di emergenza pre-ospedaliera, PS, OBI, Terapia Semi-Intensiva e Medicina d’Urgenza. A tal proposito SIMEU apprezza la posizione espressa da molte Direzioni Sanitarie in condivisione con la regia regionale nel cercare di portare fuori dall’area di PS i pazienti destinati al ricovero dopo le prime 8 ore di valutazione in PS per anticiparne la presa in carico specialistica, azione questa ad alto impatto positivo sulla qualità dell’assistenza ospedaliera come tutte le evidenze scientifiche ormai da tempo sottolineano con forza”.

Simeu Lazio e il Consiglio dei Direttori di Struttura Complessa di PS e Medicina d’Urgenza concludono confermando la loro disponibilità “per continuare nell’opera di miglioramento dell’assistenza in emergenza e urgenza attraverso la collaborazione con Aziende e Regione che non è mai venuta meno e che verrà sempre portata avanti con lo stesso entusiasmo propositivo e innovativo, l’innato senso del servizio verso i cittadini e le capacità organizzative e manageriali che ci hanno permesso di affrontare ogni emergenza più o meno grave come quella pandemica con i risultati che tutti i cittadini e le istituzioni ci hanno riconosciuto e che hanno fatto e faranno la storia della sanità di questa regione e del Paese intero”.

09 luglio 2021
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