Umberto I. Fials Lazio: “Regione osteggi l'intermediazione di manodopera. Si attinga dalle graduatorie”
La Fials riferisce di ricevere “periodicamente tante sollecitazioni perché sono oramai troppe le direzioni sanitarie che non attingono dalle graduatorie sia per l’assunzione di amministrativi che di infermieri professionali ma si riversano sul mercato delle coop”. Sollecitato l’intervento della Regione per “il rispetto degli operatori che risultano vincitori o idonei di concorsi”. Nel Lazio la graduatoria degli idonei del concorsone svolto al Sant'Andrea vedrebbe circa 7000 mila idonei.
12 MAG - “Al Policlinico Umberto I si ricorre ancora una volta all’intermediazione di manodopera come pratica subalterna e insopportabile alla mancata assunzione a tempo indeterminato, tramite la graduatoria degli idonei del concorsone svolto al Sant'Andrea dove sarebbero presenti circa 7000 mila idonei. Ci aspettiamo che intervenga la Regione per fare luce sulla gestione del denaro pubblico considerando che gli appalti stipulati con le cooperative costano il doppio”. E’ quanto denuncia in una nota la Segreteria provinciale Fials di Roma.
“Vogliamo inoltre sottolineare - prosegue il sindacato - che non sappiamo se questi lavoratori siano adeguatamente formati con corsi di aggiornamento professionale oppure se la formazione sarà a carico della azienda e quindi espressamente pagata con i soldi dell’erario pubblico. Tuttavia l’Azienda ha deciso piuttosto che assumere da graduatoria rivedere l’appalto dei servizi infermieristici e del personale di supporto. A oggi ancora non conosciamo quali siano i reparti e i servizi che il personale delle nuove cooperative andrebbe a ricoprire e che già sarebbe annoverati nel programma anche perché la Direzione generale non ha reso noto neppure lo stato attuale di presenza del personale delle cooperative all’interno del nosocomio universitario”.
La Fials fa sapere di ricevere “periodicamente tante sollecitazioni perché sono oramai troppe le direzioni sanitarie che non attingono dalle graduatorie sia per l’assunzione di amministrativi che di infermieri professionali ma si riversano sul mercato delle coop. Chiediamo a gran voce il rispetto degli operatori che risultano vincitori o idonei di concorsi (con le opportune prove di esame svolte già in precedenza e alle quali si accede previo pagamento di un’apposita tassa)”.
“A questo punto - secondo la Fials Lazio - è necessario che si faccia chiarezza sull’utilizzo di manodopera considerando che da anni la Fials ha sempre osteggiato il metodo poiché non solo arricchisce le tasche delle cooperative ma soprattutto non sempre, garantisce ai cittadini utenti e ai pazienti, un’assistenza professionale nei contesti sanitari. Ci aspettiamo di essere al più presto convocati nelle sedi opportune per trattare l’argomento e sollecitiamo precipuamente la Regione che si chiarisca una volta per tutte le modalità di assunzione tramite lo scorrimento delle graduatorie esattamente come i termini di legge impongono”.
12 maggio 2021
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