Coronavirus. Cifaldi (Cisl Medici Lazio): “Strutture recettive con camere singole per il personale. Così evitiamo gli spostamenti”
“Una soluzione di questo tipo ridurrebbe la mobilità di medici e infermieri che dalla capitale si muovono verso le province e darebbe sollievo a chi in questo periodo ha gravosi carichi di lavoro che presumibilmente andranno ad aumentare”. Questo l’invito all’assessore alla sanità del Lazio Alessio D’Amato.
09 MAR - “Valutare con priorità la possibilità che alle Asl periferiche vengano affidate dalla Protezione Civile strutture recettive con camere singole per il personale che intende pernottare nel territorio della Asl anziché spostarsi facendo avanti e indietro dalla propria residenza spesso ubicata nel territorio della Capitale”
È quanto chiede la
Cisl Medici Lazio all’assessore alla sanità del Lazio
Alessio D’Amato.
“Medici e infermieri viaggiano parecchio tra casa e lavoro – ha spiegato
Luciano Cifaldi, Segretario generale della Cisl Medici Lazio – soprattutto medici da Roma verso provincia e verso le province di Latina, Frosinone. Viterbo e Rieti. Una soluzione di questo tipo ridurrebbe la mobilità e darebbe sollievo a chi in questo periodo ha gravosi carichi di lavoro che presumibilmente andranno ad aumentare. Si tratta di persone che, pur dotati di DPI, sono a rischio esposizione. Inoltre è ovvio che il sistema dei turni e dei riposi in emergenza rischierebbe di saltare. Questa – conclude – sembra una soluzione ragionevole: i medici, gli infermieri, i tecnici non vanno certo a pernottare in un albergo di lusso ma possono riposare tranquilli evitando almeno lo stress del viaggio”.
09 marzo 2020
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