Asl Rieti. Chiusa la prima fase per l’arruolamento stabile del personale del comparto sanitario
Dopo la prova scritta terminata il 18 ottobre, i candidati nelle prossime settimane dovranno affrontare il colloquio orale per aggiudicarsi un posto utile in graduatoria e un lavoro stabile. Coinvolti centinaia di professionisti di ogni parte d’Italia. “Una vera e propria inversione di tendenza nelle politiche occupazionali che nei prossimi mesi vedrà coinvolte tutte le professioni sanitarie”
22 OTT - Si è conclusa la prima fase della prova scritta, per l’assunzione di collaboratori professionali sanitari infermieri. Circa 1.100 candidati stati convocati nei giorni 16, 17 e 18 ottobre scorsi, per sostenere la prova di esame a seguito della Deliberazione del Direttore Generale
Marinella D’Innocenzo emessa in data 21 settembre 2018.
Con questo atto, che vede protagonisti i collaboratori professionali sanitari infermieri, la Asl di Rieti da avvio alla fase di arruolamento del personale afferente al comparto sanitario. Nelle prossime settimane sarà effettuata la successiva prova d’esame, quella del colloquio, che coinvolgerà centinaia di professionisti, giunti da ogni parte d’Italia, che avranno l’obiettivo di aggiudicarsi un posto utile in graduatoria ed un lavoro stabile presso l’Azienda Sanitaria Locale di Rieti. La selezione dei professionisti infermieri, non è che il primo di una lunga serie di concorsi posti in essere dalla Direzione Aziendale, che vedrà coinvolte sostanzialmente tutte le professioni sanitarie.
“L’avvio di questa fase registra una sostanziale inversione di tendenza nelle politiche occupazionali aziendali – spiegano il Direttore Generale
Marinella D’Innocenzo, il Direttore Sanitario
Vincenzo Rea e il Direttore
Amministrativo Anna Petti – l’attuale stato consente, infatti, di poter annunciare la conclusione di una crisi occupazionale di settore che ha visto colpita la sanità reatina e più complessivamente il sistema del welfare territoriale. Una crisi determinatasi a seguito del blocco delle assunzioni e la produzione di fenomeni atipici, almeno per le pubbliche amministrazioni, come l’utilizzo di lavoro in somministrazione”.
22 ottobre 2018
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