Fials: “Nell’hinterland romano 220 mila cittadini senza strutture sanitarie pubbliche adeguate”
Il sindacato punta l’attenzione sul distretto 4 dell’Asl Roma 6, sul litorale romano. “Se i cittadini devono usufruire della diagnostica, di ricoveri urgenti, di interventi chirurgici importanti si possono rivolgere solo a 2 ospedali classificati con Pronto soccorso di I livello per un totale 261 posti letto”. Troppo poco, per la Fials, anche considerato che in quelle zone, d’estate, la popolazione “tocca punte tra le 650 e le 750 mila presenze”.
18 OTT - “Ci avrebbe dovuto colpire positivamente la dichiarazione dell’assessore alla Sanità,
Alessio D’Amato quando ha annunciato che entro la fine di quest’anno aprirà i battenti il nuovo Ospedale dei Castelli. E invece no. Crediamo infatti che i cittadini non apporranno alcuna medaglia al valore all’amministrazione regionale. Tutt’altro. Visto che proprio sul territorio dell’Asl Roma 6 (ex Asl Roma H) insistono 220 mila residenti – per non parlare della popolazione estiva che triplica le presenze - che a oggi, nel distretto 4 non hanno strutture pubbliche adeguate ove rivolgersi. Tra Pomezia, Torvajanica, Ardea, Tor San Lorenzo e se ci spostiamo più a sud troviamo anche Aprilia. Solo privati in convenzione per la diagnostica e l’ospedalizzazione. Di Tac e Rm nemmeno la traccia e nessuna terapia intensiva”.
E’ quanto denuncia in una nota della Segreteria provinciale Fials di Roma.
“Era il gennaio 2008 – osserva la Fials - quando l’allora giunta Marrazzo pronosticò la realizzazione del Policlinico dei Castelli incassando tuttavia un sonoro ‘no’ dalla Cassa depositi e prestiti davanti alla richiesta un mutuo di 120 milioni di euro. I progetti di Giunta allora avrebbero dovuto portare risorse all’erario smantellando e alienando le strutture ospedaliere già operanti su tutto il territorio dei Castelli (Ariccia, Albano, Marino e Genzano). Affianco a questo progetto c’era anche l’allestimento di altri 120 posti letto in Residenza sanitaria assistita per demandarla a una gestione privata. Idea abbondantemente tralasciata visto che di Rsa di nuova realizzazione non v’è ombra alcuna mentre per l’ospedale dei Castelli sono passati 10 anni”.
La Fials chiede, dunque, all’assessore D’Amato e al presidente Nicola Zingaretti “come intendano rispondere ai 220 mila cittadini del Distretto 4 che se devono usufruire della diagnostica, di ricoveri urgenti, di interventi chirurgici importanti si possono rivolgere solo a 2 ospedali classificati con Pronto soccorso di I livello per un totale 261 posti letto. Stiamo parlando di una percentuale decimale irrisoria. Senza dimenticare che in estate il litorale a sud della Capitale si riempie di famiglie e di coppie che trascorrono la propria vacanza al mare: a dire poco il numero dei villeggianti tocca punte tra le 650 e le 750 mila presenze”.
“Cui auguriamo – dichiara la Fials Lazio - che il governatore Zingaretti risponda a questa istanza, peraltro sollecitata anche ai nostri dirigenti sul territorio dagli stessi residenti, e provveda a stilare un progetto congruo alla realizzazione di un ospedale locale tra Ardea e Pomezia”.
“Non vorremmo – conclude il sindacato - che chi è alla guida della Regione Lazio stia per chiudere la porta alla sanità locale in favore del progetto della propria candidatura alla segreteria del suo partito. A oggi è stato votato dai cittadini e a loro deve risposte”.
18 ottobre 2018
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