Asl Rieti. L’Alcli dona al de’ Lellis apparecchiatura di ultima generazione per la Pressoterapia Sequenziale
Prosegue la collaborazione tra la Asl di Rieti e le Associazioni di volontariato della provincia. Proprio in questi giorni è arrivata all’Unità di Medicina Fisica e Riabilitativa dell’Ospedale de’ Lellis il nuovo presidio terapeutico utilizzato, in particolare, al benessere della donna operata al seno: si evita infatti il linfedema del braccio, che ad oggi rimane la complicanza precoce e tardiva più frequente dopo un intervento chirurgico o la Radioterapia.
27 LUG - Prosegue la collaborazione tra la Direzione Aziendale della Asl di Rieti e le Associazioni di volontariato della provincia di Rieti. Nei giorni scorsi
l’Associazione Alcli Giorgio e Silvia ha donato, alla Unità di Medicina Fisica e Riabilitativa dell’Ospedale de’ Lellis di Rieti diretta dal dottor Marco Pulcini, una apparecchiatura di ultima generazione per la Pressoterapia Sequenziale.
“Si tratta – spiega la Asl in una nota - di un utilissimo presidio terapeutico utilizzato per l’Edema da ritenzione idrica, Edema da insufficienza venosa, Linfedema primario e secondario, Linfedema post-mastectomia, Edema venoso o linfatico in gravidanza, Sindrome post-trombotica o post-flebitica, Prevenzione della Trombosi Venosa Profonda”.
Attraverso tale metodica viene esercitato un massaggio sugli arti, inferiori e superiori, nella direzione periferia (piede o mano) – centro (anca o spalla), o in termini medici nella direzione distale –prossimale. Esegue un massaggio attraverso un’onda di pressione generata attraverso un’apposita apparecchiatura ed applicata agli arti, tramite particolari terminali (gambali/piedi, bracciali, gambaletti sotto ginocchio, fasce addominali) dotati, al proprio interno, di sacche pneumocompressive che, gonfiandosi, esercitano la pressione desiderata. La modalità di lavoro dell’apparecchio viene chiamata ‘ciclo operativo’ e quello corretto è quello che opera lo svuotamento dell’arto dai fluidi che ristagnano in maniera naturale, fisiologica.
L’apparecchiatura è destinata, in particolare, al benessere della donna operata al seno: si evita infatti il linfedema (accumulo di liquidi nei tessuti) del braccio, che ad oggi rimane la complicanza precoce e tardiva più frequente dopo un intervento chirurgico o la Radioterapia.
27 luglio 2018
© Riproduzione riservata
Altri articoli in QS Lazio
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001
Sede legale e operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari
Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013
Riproduzione riservata.
Policy privacy