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Asl Rieti - Comunità Montana Velino. Stipulato protocollo su gestione e presa in carico reddito inclusione

Il Protocollo prevede che i Comuni e gli ambiti territoriali attivino un sistema coordinato di interventi e servizi integrati per la valutazione dei bisogni del nucleo e la presa in carico dei membri della famiglia: Nasce quindi “Ent.u.sia.smo” (ENTI Uniti per il Sostegno all’Inclusione Attiva Sviluppo di Modelli Operativi).

03 LUG - La Direzione Aziendale della Asl di Rieti e la Comunità Montana del Velino hanno stipulato il primo Protocollo della provincia e tra i primi a livello nazionale, per la gestione efficace della presa in carico degli utenti fruitori del REI (Reddito di Inclusione). Si tratta di una misura unica nazionale di contrasto alla povertà, che prevede l’erogazione di un contributo economico in favore di nuclei familiari e dei singoli cittadini in condizione di povertà ed esclusione sociale, denominato “Carta REI”, condizionato alla partecipazione ad un percorso di inclusione attiva a favore di tutti i componenti del nucleo beneficiario. I sostegni includono gli interventi e i servizi sociali per il contrasto alla povertà, nonché percorsi  sanitari, valutazioni, visite e interventi  sociosanitari,  interventi di inclusione lavorativa, corsi di formazione, servizi educativi, interventi scolastici e dell’istruzione mirati, servizi abitativi, sostegno alla genitorialità, mediazione familiare e culturale, interventi domiciliari, attività caritatevoli  e molto altro.

“Il Protocollo – spiega una nota della Asl - prevede che i Comuni e gli ambiti territoriali attivino un sistema coordinato di interventi e servizi integrati per la valutazione dei bisogni del nucleo e la presa in carico dei membri della famiglia: In tal senso, per evitare la frammentarietà degli interventi e promuovere un approccio integrato,  l’Azienda Sanitaria Locale e la Comunità Montana del Velino hanno stipulato un accordo di collaborazione con altre amministrazioni competenti sul territorio in materia di servizi per l’impiego, istruzione e formazione nonché l’attivo coinvolgimento della Caritas . Nasce quindi “Ent.u.sia.smo” (ENTI Uniti per il Sostegno all’Inclusione Attiva Sviluppo di Modelli Operativi) per favorire il lavoro in Rete, interistituzionale, teso all’inclusione sociale delle famiglie in condizione di povertà e a rischio esclusione sociale, residenti nei Comuni del Distretto della VI Comunità Montana, zona colpita direttamente dal sisma”.  

Oltre alla Comunità Montana del Velino e l’Azienda Sanitaria di Rieti, sono coinvolti il Centro per l’Impiego di Rieti, l’Istituto Scolastico di Amatrice, l’Istituto Scolastico di Antrodoco, il CPIA (Centro Provinciale Istruzione per gli adulti) e la Caritas.

In ciascun Comune del Distretto Rieti 5 è presente un Punto REI. Si tratta di sportelli di accesso per informazioni, consulenza e orientamento ai nuclei familiari sulla rete integrata degli interventi e dei servizi sociali e assistenza nella presentazione della richiesta del REI. I Punti Rei, per facilitare l’utenza nell’accesso ai Servizi, coincidono con i PUA (Punti Unici di Accesso).  Tutti gli Enti si impegnano a fornire una presa in carico efficace, con procedure snelle e funzionali ai bisogni e ai tempi della famiglia.  L’Azienda Sanitaria Locale effettuerà valutazioni attraverso percorsi agevolati e in tempi analoghi all’urgenza (percorsi fast track) e gli altri Enti metteranno a disposizione tutti gli strumenti utili per definire un accompagnamento verso l’autonomia e l’inclusione del singolo o della famiglia il più efficace possibile.
 
“Abbiamo messo a sistema una modalità di supporto alle fragilità che finalmente vede ogni cittadino nella sua interezza e la tutela della salute. In un momento in cui molti abbandonano le cure per carenza di risorse o per difficoltà sociali  o culturali, è un obbligo da garantire a tutti e sempre – sottolinea il Direttore Generale della Asl di Rieti Marinella D’Innocenzo -. Gli utenti REI che necessitano di servizi sanitari verranno inseriti automaticamente nei percorsi dedicati all’urgenza, senza dover seguire le liste di attesa ordinarie, in modo da tutelare il più possibile i bisogni di salute. L’ assenza di malattia e la promozione del benessere sono condizione indispensabile per effettuare poi tutte le altre azioni di inclusione sociale che possono portare il cittadino fragile a recuperare autonomia e partecipazione”.

 “La Comunità Montana, colpita dal sisma nel 2016 e ancora in gravissime difficoltà. Deve divenire una vera Comunità sociale inclusiva - precisa il Presidente della Comunità Montana del Velino Maria Antonietta di Gaspare -  per questo il Reddito di Inclusione può essere una grande opportunità per definire una migliore gestione delle risorse e fornire garanzia di efficacia ai cittadini. In tal modo rafforziamo il sistema dei servizi e tuteliamo a tutto tondo le famiglie e i singoli cittadini in condizioni di fragilità”.

03 luglio 2018
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