Un corso di formazione relazionale per i detenuti di Civitavecchia. Lo promuove la Asl
Siamo alla seconda edizione dell'iniziativa promossa dalla Asl Roma 4. La prima edizione partita lo scorso anno ha prodotto risultati significativi e soddisfacenti sia per quanto riguarda la crescita personale dei partecipanti sia per i destinatari finali e cioè i detenuti in fase di fragilità psicologica o di effettivo disturbo psichiatrico.
27 OTT - Parte alla Asl Roma 4 la seconda edizione del “Corso di formazione per detenuti Peer Supporter "che si inaugurerà (per un totale di sette incontri settimanali) giovedì 2 novembre presso la Casa Circondariale di Civitavecchia.
La prima edizione partita lo scorso anno a fine novembre ha prodotto risultati significativi e soddisfacenti sia per quanto riguarda la crescita personale dei partecipanti sia per i destinatari finali e cioè i detenuti in fase di fragilità psicologica o di effettivo disturbo psichiatrico. Inoltre, ha costituito in qualche modo un momento di apprendimento per gli stessi operatori partecipanti.
La decisione di avviare una seconda edizione si è resa necessaria da una parte per rispondere all’esigenza di formazione continua dei partecipanti e dall’altra per promuovere e rafforzare le iniziative volte alla prevenzione del disagio psichico , coinvolgendo il più alto numero possibile di detenuti. L’intento del corso è quello di fornire un approccio concreto ad una problematica delicata come quella dell’adattamento al contesto carcerario per i detenuti particolarmente fragili o con disagi psichici. Si vuole offrire una opportunità ad alcuni detenuti di diventare una sorta di “coach” alla quotidianità nel sostenere altri detenuti più fragili, in un rapporto relazionale di aiuto. Un peer supporter è una figura di riferimento relazionale, un promotore del benessere, una figura di riferimento rassicurante ed emotivamente contenitiva. Il progetto si focalizza soprattutto sulla prevenzione del rischio suicidario e dei rischi di aggressività.
Il percorso di formazione si prefigge un duplice obiettivo da raggiungere: da una parte si dà la possibilità ai detenuti partecipanti di attribuire un significato diverso al proprio tempo umano e detentivo, in un rapporto di conoscenza con le istituzioni diverso dal solito, favorevole a sfruttare le occasioni di cura e recupero personali, dall’altra, si vuol creare un sostegno concreto che contrasti la tendenza all’isolamento dei detenuti con disagio psichico. La Asl Roma 4 è tra le prime aziende sanitarie in Italia ad aver dato il via a questo progetto fortemente voluto e autofinanziato.
27 ottobre 2017
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