Tivoli. Manifestazione di Cittadinanzattiva al San Giovanni Evangelista per il ripristinaro di una situazione di normalità
Carenza di posti letto, assenza di ambulanze con medico a bordo, nessuna risonanza magnetica nucleare nei Pronto Soccorsi, personale medico e infermieristico carente e con un'età media molto avanzata. E ancora, mancanza di nestesisti rianimatori, cardiologi, ortopedici, laboratoristi e radiologi. Queste alcune delle criticità per le quali Cittadinanzattiva chiede l'intervento da parte dell'Asl RM5 .
26 MAR - Ieri Cittadinanzattiva Lazio e l’Assemblea Territoriale di Tivoli-Palestrina-Zagarolo-Subiaco con il Comitato “A difesa dell’ospedale di Colleferro” hanno invitato la cittadinanza alla manifestazione che si è svolta davanti l’ospedale San Giovanni Evangelista di Tivoli per ribadire la necessità di riqualificare i servizi territoriali.
Alcuni esempi. "Nella Asl RM5, di 500.000 abitanti, mancano centinaia di posti letto ... E i familiari malati spesso vengono trasferiti anche fuori regione.
Nell’emergenza sanitaria non ci sono ambulanze con medico a bordo, mentre ce ne dovrebbero essere almeno 8.
Non esiste neanche una risonanza magnetica nucleare nei Pronto Soccorsi.
Il personale medico ed infermieristico é carente, stressato e con un'età media molto avanzata.
Mancano soprattutto anestesisti rianimatori, cardiologi, ortopedici, laboratoristi, radiologi ecc. Tutto ciò provoca grandi ritardi nelle sedute operatorie e nella gestione dell'Urgenza Ospedaliera.
Il sistema di collegamento informatico con il policlinico Umberto I, per trattare l'Emergenza dell'ictus cerebrale funziona solo nel DEA di Tivoli, nonostante i macchinari siano presenti negli altri ospedali da anni.
L'unica emodinamica, per la cura degli infarti miocardici, funziona solo 12 ore al giorno. E poi c'è la reperibilità.
Le liste di attesa per visite ed esami diagnostici, sono sempre più lunghe,obbligando i cittadini a rivolgerci presso strutture private".
"Chiediamo per questo che la Asl RM5 si attivi per rendere accessibili la presa in carico di queste situazioni. Che la Asl RM5 si faccia carico di monitorare e verificare il reale stato dell’arte nel territorio e di intervenire per portare a soluzione le criticità ormai non più rinviabili. Che la Asl RM5 produca un confronto aperto e costruttivo con le organizzazioni di cittadini che su tutto il territorio raccolgono costantemente segnalazioni, ritardi e difficoltà di accesso della popolazione residente", conclude Cittadinanzattiva.
26 marzo 2017
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