Lazio. La Regione raggiunge l'equilibrio di Bilancio, Zingaretti: "Non siamo più la pecora nera"
Nel 2015, per la prima volta, la Regione Lazio raggiunge l’obiettivo dell’equilibrio di bilancio. Un percorso di risanamento che va avanti per la Regione in tanti modi: riducendo gli sprechi e spendendo meglio, si possono tenere in ordine i conti, si possono varare azioni di giustizia sociale, come il taglio di Irpef e della quota regionale ticket, e si aumentano i servizi per cittadini e imprese
07 DIC - Ieri la parifica del bilancio della Regione Lazio da parte della Corte dei Conti. Un risultato importante, perché conferma il positivo processo di risanamento portato avanti dalla Regione, che nel 2012, secondo quanto detto dalla stessa Corte dei Conti in una crisi di "insolvenza finanziaria da un decennio". Oggi quella stagione è alle spalle: nel 2015, per la prima volta, la Regione Lazio raggiunge l’obiettivo dell’equilibrio di bilancio.
"Un percorso di risanamento - spiegano dalla Regione - che va avanti in tanti modi: il disavanzo sanitario va verso l’azzeramento, nel 2013 il disavanzo si attestava sui 669 milioni, nel 2015 è sceso a 332 milioni e la stima per il 2016 è di un ulteriore dimezzamento, che per l’anno in corso dovrebbe intestarsi intorno ai 160 milioni di euro; aggredito il debito commerciale, grazie al pagamento di oltre 9,4 miliardi di euro di debiti pregressi, non sono solo numeri, ma la fotografia di un grande sforzo di squadra, con cui sono stati messi in sicurezza i conti, pagati i debiti e nel frattempo ci siamo occupati concretamente di persone e imprese, dando nuovi servizi, cominciando a migliorare i livelli delle cure, dando nuove opportunità ai lavoratori e al tessuto imprenditoriale; giustizia sociale, servizi e crescita; giù le tasse, la prima è una scelta di giustizia sociale, in un momento di fragilità delle famiglie e delle persone, abbiamo avvertito la responsabilità di fare un passo in più, già esclusi dalla maggiorazione dell’addizionale dell1,6% dell’addizionale Irpef prima 2 milioni e 350mila contribuenti (nel 2014 fino a 28 mila euro di reddito, nel 2015 esteso fino a 35mila), arrivando così all’80% dei contribuenti esentati, prevista inoltre l’esclusione dalla maggiorazione i nuclei familiari numerosi (con tre o più figli a carico) e quelli con uno o più figli portatori di handicap".
Per il 2017 la Regione promette una riduzione del prelievo fiscale per i soggetti con reddito imponibile superiore a 35.000 euro, con un criterio di progressività. Per i contribuenti con reddito superiore a 35.000 euro viene prevista una rimodulazione progressiva, in chiave riduttiva, del prelievo che interessa il secondo scaglione di reddito (15.000-28.000 euro), il terzo (28.000-55.000) e il quarto (55.000-75.000): per i redditi compresi tra 15.000 euro e 28.000 euro, il prelievo aggiuntivo si riduce dall’1,6% all’1,1% (si passa dall’attuale 3,33% complessivo al 2,83%); per i redditi compresi tra 28.000 euro e 55.000 euro, il prelievo aggiuntivo si riduce dall’1,6% all’1,2% (dall’attuale 3,33% al 2,93%); per i redditi compresi tra 55.000 euro e 75.000 euro, il prelievo aggiuntivo si riduce dall’1,6% all’1,3% (dall’attuale 3,33%portando al 3,03%).
La Regione annuncia il taglio di 107 milioni di tasse regionali. "Complessivamente - scrivono ancora dalla Regione Lazio -, con le esenzioni varate nei due anni precedenti, lasciamo nelle tasche dei cittadini del lazio 323 milioni l’anno. A questi tagli, vanno aggiunti i 20mln l’anno che i cittadini del lazio non dovranno più pagare grazie al taglio della quota regionale sui ticket".
"Il dato storico è che nel 2012 c'era scritto che il Lazio era in stato di insolvenza finanziaria da 10 anni - afferma il Governatore
Nicola Zingaretti - e finalmente nel 2015, per la prima volta nella storia, i conti sono in ordine e il bilancio è parificato. Questa è stata la grande conquista della nostra Regione che non è più la pecora nera d'Italia ma è una regione che guarda al futuro e ci permette oggi di fare un altro grande passo in avanti, dopo l'abolizione dei ticket, anche iniziare la riduzione fiscale sull'Irpef guardando alle fasce sociali più deboli".
"Ieri abbiamo avuto la parifica dalla Corte dei conti, siamo soddisfatti. Ci sono luci ed ombre ma non ci sono state rettifiche. Siamo molto contenti perché è stata un'analisi approfondita e quello che la Corte ci ha detto è che i conti sono stati fatti bene - afferma
Alessandra Sartore, assessore al Bilancio -, abbiamo ridotto l'aggravio fiscale dovuto alle addizionali di circa 322 milioni, circa il 50% dell'addizionale regionale che entra nelle casse: per i redditi da 15 a 28 mila dello 0,5%, da 28 a 55 mila dello 0,4%, e da 55 a a 75mila del 0,3%. La legge di stabilità oltre all'abbassamento della pressione fiscale prevede la cooperazione dei Comuni nell'accertamento dei tributi regionali, che verrebbe attuata attraverso la convenzione fatta tra comuni e agenzia delle entrate".
Lorenzo Proia
07 dicembre 2016
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