Disabilità. Dalla Regione 34,2 milioni per progetti inclusione sociale e vita indipendente
L’obiettivo è “uscire definitivamente da un welfare incentrato sul mero assistenzialismo e sull’istituzionalizzazione, e di sviluppare in tutto il Lazio un modello di intervento che metta le persone con disabilità in condizione di godere della maggiore autonomia possibile per quanto riguarda tutti gli aspetti della propria vita”.
05 DIC - La Regione Lazio ha celebrato il 3 dicembre, Giornata internazionale delle persone con disabilità, con il varo di una serie di azioni destinate ai progetti di inclusione sociale e di assistenza personalizzata per le persone con disabilità, in particolare per i giovani. L’investimento complessivo ammonta a 34,2 milioni. A darne notizia un comunicato della Regione.
“Con un bando del Fondo sociale europeo che sarà pubblicato entro dicembre - spiega la nota - la Regione Lazio finanzierà per i prossimi tre anni con 10 milioni di euro almeno 800 progetti di inclusione sociale destinati ad altrettanti giovani-adulti tra i 18 e i 35 anni con disabilità fisica, psichica o sensoriale o con disagio psichico medio-grave. I progetti dureranno 12 mesi (per un totale di 600 ore di attività) e riguarderanno l’orientamento e il counseling, progetti individualizzati di accompagnamento formativo e lavorativo, sostegno psicologico e familiare e laboratori di sviluppo delle competenze personali”.
Inoltre, la Regione ha stanziato 2,5 milioni (1,9 dal Fondo nazionale non autosufficienze e 600mila euro dal bilancio regionale) per l’avvio in 20 distretti socio-assistenziali del Lazio, a partire dal 1 gennaio 2017, di progetti sperimentali per la vita indipendente delle persone con disabilità. Lo stanziamento si aggiunge ai 3 milioni di euro già finanziati nel 2014 e nel 2015: “In questo modo – si spiega nella nota - la sperimentazione per la vita indipendente verrà estesa a tutti i distretti del Lazio e offrirà a circa 2000 persone con disabilità un servizio di presa in carico e di assistenza personalizzata e la possibilità di accedere a programmi di housing e co-housing”.
A queste misure sperimentali si aggiungono gli stanziamenti appena approvati per le attività dei distretti socio-assistenziali: 14,1 milioni sono stati destinati al finanziamento dei progetti individuali di assistenza alle persone con disabilità gravissima, 6 milioni andranno per i progetti di reinserimento sociale, lavorativo e abitativo delle persone con disagio psichico arrivate a conclusione del percorso terapeutico e altri 1,6 milioni sono stati destinati al rifinanziamento dei servizi per le persone con morbo di Alzheimer nei distretti che avevano già esaurito i fondi a disposizione.
“In questi anno la crisi economica ha pesato tutti ma ancora di più sulle persone a maggior rischio di emarginazione, e tra queste ci sono sicuramente le persone con disabilità certificata, in particolar modo intellettiva, e con disagio psichico”, dichiara l’assessore regionale alle Politiche sociali
Rita Visini.
Spiega ancora Visini: “Secondo l’Istat, due terzi delle persone con disabilità sono fuori dal mercato del lavoro: è una situazione che limita pesantemente le possibilità di una vita autonoma e indipendente. Ecco perché la Regione Lazio investe così tanto sui progetti individualizzati di inclusione sociale, lavorativa e abitativa, in particolare per i giovani con disabilità”.
“Il nostro obiettivo – conclude l’assessore – è quello di uscire definitivamente da un welfare incentrato sul mero assistenzialismo e sull’istituzionalizzazione, e di sviluppare in tutto il Lazio un modello di intervento che metta le persone con disabilità in condizione di godere della maggiore autonomia possibile per quanto riguarda tutti gli aspetti della propria vita, dalla salute alla casa, dalla mobilità al lavoro. Questo significa garantire davvero dignità e diritti per tutti”.
05 dicembre 2016
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