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Lazio. Zingaretti: “Deficit ridotto in 10 anni da 2 mld a 160 mln del 2016. Risultato straordinario merito anche di Polverini”

Ma non solo conti. Il presidente della Regione nel Consiglio regionale straordinario sulla sanità rilancia poi su liste d’attesa dov’è in arrivo un decreto, patto con medici per ridurre liste d’attesa e piano da 3500 assunzioni. Critiche dall’opposizione. “Se va tutto così bene perché siamo commissariati?”. IL DISCORSO DI ZINGARETTI - RESOCONTO COMPLETO SEDUTA CONSIGLIO

14 NOV - “Nel 2006 il disavanzo della sanità sfiorava i 2 miliardi di euro. L’anno successivo fu sottoscritto il Piano di rientro mentre nel 2013, quando siamo arrivati, il disavanzo sfiorava circa 670 milioni di euro. Nel 2015 è sceso a 332 milioni di euro e la stima per il 2016 è un dimezzamento e ci dovremmo attestare a 160 milioni. Un risultato straordinario al quale hanno contribuito anche le scelte compiute dalla presidente Renata Polverini nel periodo del suo mandato". Così il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, nel suo discorso durante il Consiglio regionale straordinario sulla sanità.
 
“Su molte cose non sono stato d’accordo, ma è giusto riconoscere un elemento di giustizia- ha aggiunto Zingaretti- perché credo che di fronte a temi così complessi sia giusto che la politica ritrovi dignità e trovi le forme e i modi per affrontare insieme le sfide".
 
Prima fra tutte l’approvazione dei Programmi operativi 2016/2018 presentati al Tavolo tecnico sul piano di rientro presso il Mef. “Confidiamo che l''esito dei verbali anche questa volta sia confortante. I Programmi operativi 2016/2018 sono il cuore di quello che avverrà nella sanità  del Lazio da qui a fine legislatura. All''interno abbiamo proposto, tra le altre cose, lo stop alle deroghe e il passaggio ai piani assunzionali triennali. Adesso siamo nelle condizioni di farlo, così come la scorsa settimana abbiamo abolito la quota regionale del ticket. Questo Consiglio regionale sarà utile - ha concluso- se da quest'Aula verrà il contributo su dove indirizzare le scelte, visto che ai Programmi operativi seguiranno i decreti attuativi".
 
Dopo i conti e piani per il futuro, Zingaretti ha lanciato i prossimi obiettivi a breve e medio termine. "Rimangono immensi problemi da affrontare, tra cui la gestione delle liste d’attesa. Rispetto ai dati monitorati ci sono timide inversioni di tendenza che comunque non ci rendono soddisfatti. Nel 2015 il 50,1% delle prestazioni monitorate era erogato entro i tempi massimi - ha spiegato Zingaretti - ma questo significa, leggendo al contrario il dato, che il 50% delle prestazioni sanitarie nella nostra regione non è offerto nei tempi previsti dalla legge. È un dato leggermente migliorato, perché nel 2016 le prestazioni erogate entro i tempi salgono al 62%, ma non siamo soddisfatti. Occorre una svolta e per questo stiamo preparando un nuovo decreto ma per renderlo credibile dovremo investire risorse e assumere nuovo personale".
 
Secondo Zingaretti, però, "occorre un patto alla luce del sole con gli operatori. Il tema è molto semplice: non si può accettare che una visita viene fissata dopo 7-8 mesi, ma se è a pagamento, nello stesso luogo, viene fissata per il giorno dopo. I macchinari ci sono, e se mancano li acquistiamo, il personale sta arrivando e se serve lo assumeremo, ma è tempo di un patto con gli operatori sanitari e dell'obbligo pubblico con l'intramoenia. Ne discuteremo, anche attraverso un tavolo condiviso con le forze sindacali. Se sarà necessario anche attraverso formule di discontinuità che leghino la possibilità di effettuare l''intramoenia solo nei presidi che sono in regola con i tempi minimi sanciti dalla legge. Entro un mese, un mese e mezzo- ha concluso- dobbiamo produrre una svolta sulle liste d''attesa. È uno snodo fondamentale per la sanità del Lazio, siamo all''avvio di una fondamentale fase di decretazione".
 
Zingaretti ha parlato anche di personale. “Abbiamo previsto nel programma operativo 2016-2018, per tutta la Regione, dall’anno in corso fino al 2018, assunzioni per 3.500 unità di personale, di cui 600 assunzioni, ripeto, già autorizzate nel 2016”.
 
 
Ma il discorso di Zingaretti non è piaciuto alle opposizioni. “Zingaretti alla Pisana per dire che tutto va bene. Ha dimenticato un dettaglio che si chiama corruzione devastante". Così in un tweet Francesco Storace, vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio.
 
“Dopo il suo intervento mi chiedo: perché siamo commissariati se va tutto bene?". Ha detto il capogruppo di Fi, Antonello Aurigemma, durante il Consiglio regionale. “Accolgo con plauso la scelta politica di togliere il ticket aggiuntivo, ma se non ci fossero stati i 400 milioni dell’aggiornamento demografico il deficit sarebbe molto diverso - ha continuato Aurigemma - Lo dice anche la Corte dei conti. I posti letto in più sono stati spalmati su amministrazioni più vicine a quella regionale. Per non parlare dei deficit degli ospedali. Noi abbiamo il record dell''Irpef regionale che non Marrazzo ma lei, presidente Zingaretti, ha aumentato pochi mesi dopo il suo insediamento - ha concluso Aurigemma- Noi dell'opposizione auspichiamo, dopo il ticket, anche l''abbassamento dell''Irpef di un punto percentuale. Dato che i conti vanno così bene mi pare un atto su cui continueremo la nostra battaglia". 
 
“Le Case della salute non sono in grado di offrire quei percorsi diagnostico-terapeutici di cui c’è bisogno ed è per questo che i cittadini puntualmente si rivolgono ai Pronto soccorsi andandoli a intasare. Nel suo discorso Zingaretti è stato scorretto, nel senso che lui parla di Pronto soccorsi meno intasati ma in realtà i cittadini tutti i giorni ci raccontano che non è così". Questo il commento rilasciato alla Agenzia Dire del consigliere regionale del gruppo M5S, Devid Porrello a margine del Consiglio. “Quindi abbiamo Case della salute poco funzionanti, poco presenti sul territorio perché dovevano essere 48 alle fine del 2015 mentre sono 11 alla fine del 2016, e Pronto soccorsi ancora intasati", ha aggiunto Porrello, aggiungendo che sullo sblocco del turnover "gli effetti ancora non sono visibili e per accorgersene basta farsi un giro nelle strutture”
 
Plauso invece alla relazione di Zingaretti dal presidente della commissione Politiche sociali e salute, Rodolfo Lena. “La relazione del presidente Zingaretti è stata lucida, concreta e l''ho molto apprezzata. Ha parlato di quello che abbiamo fatto, di quello che non siamo riusciti a fare e che dovremo fare. Secondo me gli obiettivi sono stati raggiunti. Si è partiti da un dato economico importante sul disavanzo, che ormai scenderà a 160 milioni di euro, e da lì' bisogna ripartire- ha osservato Lena- Se poi vogliamo entrare nello specifico del numero delle Case della salute che dovevano essere quaranta e invece sono dieci, posso soltanto dire che ci stiamo lavorando. E'' una cosa che abbiamo detto tante volte: distruggere è molto semplice, per ricostruire ci vuole più tempo e collaborazione. Stiamo costruendo anche una nuova mentalità, a cui si devono adeguare persone e lavoratori. Non è semplice, ma ci stiamo riuscendo con difficoltà e impegno. Lo ha detto bene il presidente: stiamo vedendo la luce alla fine del tunnel, è un dato vero, numerico e verificabile".

14 novembre 2016
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