Giornata Internazionale dell'Infermiere. Gazebo Ipasvi a Roma, presente anche Zingaretti
"Quanto fatto finora ci ha permesso di affrontare il blocco del turnover che già oggi non è più del 10%, ma è del 40%. Se manteniamo questo trend, sarà poi del 50%, del 60% e poi al 100%. Nel 2013 tutte le assunzioni nel Lazio furono circa 70, e a maggio del 2016 siamo già arrivati a 460" ha dichiarato il Governatore del Lazio Nicola Zingaretti
13 MAG - Tanti infermieri e cittadini ieri in Piazza del Popolo nel segno della salute e della prevenzione. Gli organizzatori parlano di un successo oltre ogni aspettativa, quello ottenuto dall'iniziativa messa in campo dal Collegio Ipasvi di Roma per celebrare la "Giornata Internazionale dell'Infermiere" del 12 maggio.
Per l'intera giornata, centinaia di cittadini, famiglie e turisti hanno partecipato alla campagna di promozione sanitaria realizzata con il "gazebo della salute" allestito dal Collegio nella storica piazza romana. Hanno ricevuto informazioni e depliant sui corretti stili di vita e sulla prevenzione delle principali malattie, sottoponendosi al controllo della pressione arteriosa e dell'ossigenazione del sangue. Tra questi anche alcuni "pazienti" d'eccezione: il presidente della Regione Lazio
Nicola Zingaretti, il presidente della Commissione Politiche sociali del Consiglio Regionale del Lazio
Rodolfo Lena, il responsabile della Cabina di Regia per la Sanità del Lazio
Alessio D'Amato.
"Abbiamo deciso di scendere in piazza con i nostri professionisti e gli studenti dei corsi di laurea in Infermieristica di tutte le università romane per rinnova re il nostro patto con la cittadinanza per una sanità più efficace, più accessibile, più equa - ha spiegato
Ausilia Pulimeno, presidente del Collegio IPASVI di Roma - Un'occasione importante anche per promuovere la figura dell'infermiere, il suo ruolo strategico nel Servizio Sanitario Nazionale e per rilanciare l'immagine di una professione ancora poco valorizzata nel nostro Paese".
Da qui la richiesta di modelli organizzativi diversi, meno concentrati sugli ospedali e più orientati sull'assistenza territoriale, affidati a figure professionali specialistiche come gli infermieri di famiglia o di comunità. E un forte richiamo alla Regione Lazio affinché copra con urgenza i pau rosi vuoti negli organici infermieristici di Asl e ospedali che mettono a rischio la sopravvivenza stessa di molti servizi essenziali per la popolazione.
Sottoponendosi al mini checkup nel gazebo dell'Ipasvi, il presidente
Nicola Zingaretti è intervenuto su questo punto sottolineando gli sforzi della Regione e citando il recente sblocco del concorso per assegnare a ciascuna Asi un dirigente infermieristico. "Quanto fatto finora ci ha permesso di affrontare il blocco del turnover che già oggi non è più del 10%, ma è del 40% - ha aggiunto il governatore - Se manteniamo questo trend, sarà poi del 50%, del 60% e poi al 100%. Nel 2013 tutte le assunzioni nel Lazio furono circa 70, e a maggio del 2016 siamo già arrivati a 460. E nei bandi che stanno uscendo il personale infermieristico sarà pi ù degli altri. La strada è molto lunga però la fase di distruzione è finita, ora siamo nella fase della costruzione. Il nostro obiettivo è creare un sistema sanitario regionale in cui gli ospedali sono soltanto una delle offerte messe in campo. Il modello ospedale-centrico non regge più".
Giovanni Proia
13 maggio 2016
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