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Gemelli. Inaugurato il nuovo Centro di Medicina di precisione

La struttura è stata realizzata grazie al contributo di Oppo e le sue Stanze Onlus che ha devoluto al Gemelli circa 300mila euro. Verranno utilizzate diverse tecnologie, tra cui la piattaforma Cynvenio, per l’isolamento di CTC e di cftDNA, in associazione con moderni sistemi di analisi delle mutazioni specifiche del tumore, il tutto in maniera standardizzata in quanto facilitata dall’utilizzo di una piattaforma robotizzata.

11 MAG - Si chiama Precision Medicine Research Center for Woman and Child Health ed è il nuovo Centro di Ricerca di cui da oggi dispone il Polo Salute della Donna e del Bambino del Policlinico Universitario A. Gemelli di Roma, realizzato grazie al contributo di Oppo e le sue Stanze Onlus, associazione che dal 1999 promuove iniziative per le infrastrutture, lo studio, la prevenzione, la cura dei tumori, e per l’assistenza dei malati e dei loro familiari. Per l’attivazione del Centro di Ricerca del Gemelli, l’Associazione ha infatti deciso di devolvere alla Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli, una donazione di circa 300 mila euro per l’acquisto di sofisticate apparecchiature scientifiche da destinare al Polo Salute della Donna e del Bambino, diretto da Giovanni Scambia.

“Questa è la donazione più importante che Oppo abbia mai erogato nel corso dei suoi 17 anni di attività – dichiara la Presidente della onlus Resi Madia -, sostenendo ancora una volta l’impegno di chi combatte quotidianamente la lotta contro i tumori. Si tratta del terzo ospedale romano supportato da fondi privati raccolti dall’Associazione Oppo e le sue Stanze Onlus”.

“La ‘personalizzazione’ della medicina è un obiettivo ambizioso che pone molteplici problemi - afferma Scambia - e il successo è possibile solo utilizzando un approccio multidisciplinare che preveda un alto livello di collaborazione e integrazione di competenze diverse tra le scienze biologiche e farmacologiche e le scienze mediche. Per questo motivo alla realizzazione del progetto parteciperanno unità operative con conoscenze e competenze professionali differenti e complementari, quali la UOS di Medicina traslazionale per la salute della donna e del bambino (Responsabile Daniela Gallo) e la UOS di Diagnostica molecolare clinica e personalizzata (Dipartimento di Diagnostica e Medicina di Laboratorio, Responsabile Ettore Capoluongo)”.

“Di notevole rilievo la donazione da parte di Oppo di una piattaforma tecnologica che consente la caratterizzazione molecolare delle cellule tumorali circolanti (CTC) e del DNA tumorale circolante (cftDNA) nel sangue periferico o in altri liquidi biologici (saliva, urine, liquidi cavitari) – spiega Capoluongo -. Tali target rappresentato importanti biomarcatori utili nel monitoraggio della patologia neoplastica, ad esempio, soprattutto perché possono fornire informazioni precoci relativamente al livello di risposta del paziente alla terapia. La precocità di tali informazioni può servire a definire meglio la prognosi, l’intervallo libero da malattia e ad identificare eventuali segnali di resistenza alle terapie”.

A tale scopo verranno utilizzate diverse tecnologie, tra cui la piattaforma Cynvenio, per l’isolamento di CTC e di cftDNA, in associazione con moderni sistemi di analisi delle mutazioni specifiche del tumore, il tutto in maniera standardizzata in quanto facilitata dall’utilizzo di una piattaforma robotizzata, che permette in poche ore l’opportuna manipolazione del DNA delle CTC e del cftDNA del paziente. “I pazienti affetti da neoplasie potranno trovare in questo tipo di valutazione analitica, che corrisponde a una semplice ‘biopsia liquida’ (cioè un prelievo di sangue o di altri liquidi biologici), un potente strumento non invasivo utile nella prognosi, in grado di anticipare l’insorgenza di metastasi, di monitorare la risposta al trattamento, e in ultima analisi di personalizzare la terapia - prosegue Ettore Capoluongo - La stretta interazione tra clinici e ricercatori permetterà di mettere a punto protocolli di ricerca e trials clinici ad hoc, cioè focalizzati su specifiche patologie: l’approccio multidisciplinare rappresenterà la strategia del successo di tali futuri progetti”.

“È uno dei nostri progetti più preziosi - sostiene Daniela Gallo- in quanto la medicina di precisione rappresenta la piena realizzazione della medicina traslazionale. Per definire con ‘precisione’ i potenziali bersagli terapeutici e quindi essere in grado di trattare in maniera efficace i pazienti, non basta conoscere solo le caratteristiche molecolari della malattia, ma occorre anche comprendere le alterazioni nei meccanismi di regolazione cellullare che ne derivano. E altrettanto importante è l’identificazione di ‘biomarcatori molecolari’ predittivi di risposta al trattamento, cioè caratteristiche oggettivamente misurabili e valutabili, capaci di indirizzare l'utilizzo di un determinato farmaco in una determinata popolazione di pazienti. L’ultimo aspetto, ma non meno importante, riguarda la capacità di tradurre queste informazioni in nuovi test diagnostici che consentano, in tempi rapidi, di associare a ciascun paziente il farmaco più adatto. Questi gli obiettivi del Centro di Ricerca, che costituirà quindi un presidio per la medicina di precisione, ma soprattutto una grande opportunità per aiutare i pazienti attraverso la creazione di percorsi diagnostico-terapeutici ad alta specializzazione”.

11 maggio 2016
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