Siglata oggi la convenzione tra l’Azienda ospedaliero-universitaria Sant’Andrea di Roma e le Aziende Sanitarie Locali Roma 1, Roma 4 e Roma 5 per il consolidamento dei percorsi di transitional care e il rafforzamento della rete ospedale-territorio.
Un patto tra l’Azienda ospedaliero-universitaria, struttura ad alta specializzazione e policlinico della rete Sapienza, e le strutture di assistenza delle tre ASL territorialmente adiacenti per favorire continuità e coerenza nella presa in carico del paziente.
Nodi strategici della rete sono le Centrali Operative, presenti rispettivamente nell’Azienda ospedaliero-universitaria e nelle tre Aziende territoriali della Regione Lazio: team multiprofessionali che operano in stretto collegamento per facilitare i processi di ricovero e dimissione. Una collaborazione strutturata che si sostanzia nella condivisione di strumenti, anche digitali, e criteri valutativi, utilizzati per pianificare e gestire sinergicamente la transizione da un setting assistenziale ad un altro, dando continuità alle cure dei pazienti quando vengono trasferiti da una struttura a un’altra, o da un livello di intensità di cura a un altro, o attivando forme di consulto o teleconsulto tra professionisti.
Particolare attenzione viene riservata ai casi complessi dal punto di vista clinico-assistenziale e/o di fragilità socio-sanitaria, laddove la semplice lettera di dimissione da portare al medico curante non è sufficiente. Dimissioni difficili o pazienti cronici per i quali attivare interventi mirati, assicurando un approccio terapeutico post-acuzie personalizzato, senza soluzione di continuità, omogeneo e coerente nei diversi setting assistenziali.
Si realizza così un nuovo modello organizzativo, coerente con la riforma del sistema territoriale del DM 77/2022 e gli interventi di riordino dalla Regione Lazio, oltreché con gli obiettivi del PNRR, che da una parte favorisce il benessere del paziente e, dall’altra, riduce la pressione sulle strutture ospedaliere ad alta specializzazione, prevenendo gli effetti indesiderati di un prolungato ricovero, come disorientamento e dissociazione, ma anche accessi ripetuti in Pronto Soccorso e un re-ricovero del paziente.
“Superiamo un modello di assistenza frammentata che non soddisfa i bisogni dei nostri pazienti e non rende sostenibile il sistema. Implementiamo un modello operativo di concertazione e condivisione di percorsi assistenziali ospedale-territorio – commenta Daniela Donetti, Direttore Generale dell’AOU Sant’Andrea - che, grazie all’interazione sinergica di professionisti e interventi personalizzati, garantisce il giusto setting assistenziale al paziente e limita la degenza ospedaliera alla sola fase acuta”.
“Sono particolarmente orgoglioso di questo accordo con il quale anticipiamo alcuni percorsi che prevedono un cambiamento culturale nei confronti dell’approccio ai servizi socio-sanitari sia per i pazienti che per gli operatori – dichiara il Commissario straordinario della ASL Roma 1, Giuseppe Quintavalle - Presa in carico, integrazione socio sanitaria, case manager delle persone sole, tenendo ben presente che oggi, la solitudine, è una patologia che diventa sempre più malattia, con i modelli attuali non sempre riusciamo a dare una risposta a questi bisogni, di qui la necessità di un cambiamento, di una azione culturalmente forte, di un cambio di paradigma”.
“Per la Asl Roma 4 la stipula di questo protocollo è di fondamentale importanza per dare risposte di cura adeguate agli utenti del territorio del distretto 4, un distretto molto popoloso e del tutto privo di strutture ospedaliere per acuti, in cui quindi i cittadini, per ovvie ragioni geografiche scelgono i più vicini ospedali romani rispetto alle strutture ospedaliere di Bracciano e Civitavecchia, più lontane e difficilmente raggiungibili - afferma Cristina Matranga, Direttore Generale della Asl Roma 4. Questo protocollo, quindi, grazie alla sinergia tra Aziende Sanitarie, consente di garantire percorsi istituzionali di presa in carico dei pazienti che necessitano di cure ospedaliere o che dall’Ospedale devono essere dimessi e ricollocati in diversi setting assistenziali. Desidero ringraziare tutti i colleghi delle altre Aziende che hanno partecipato a questo tavolo, ed in particolare la Dott.ssa Daniela Donetti che si è fatta promotrice di questa iniziativa”.
“Siamo molto soddisfatti di questo accordo con cui mettiamo a sistema servizi e professionalità diversi e complementari - chiude Giorgio Giulio Santonocito, Direttore Generale dell’ASL Roma 5 - ottimizzando i percorsi assistenziali, l’assistenza domiciliare, il tracciamento e il monitoraggio nel passaggio da un setting ad un altro, l’assistenza ai pazienti cronici e performando le attività di screening. Garantiamo così continuità ed equità assistenziale, ma anche effettiva integrazione tra assistenza sanitaria e socio-sanitaria”.