Quotidiano on line
di informazione sanitaria
24 NOVEMBRE 2024
Lazio
segui quotidianosanita.it

“Salute ed equità nella Regione Lazio”: presentato il rapporto regionale sulle diseguaglianze nella salute e nell’assistenza sanitaria

La letteratura scientifica ha analizzato e provato l’importanza del Servizio sanitario nazionale nell’aumentare o ridurre il divario tra i diversi gruppi sociali, e per ottenere maggiore equità i governi devono adottare un approccio di politica economica che miri a distribuire la ricchezza e promuova sistemi di protezione sociale universali ed equi, dal momento che i dati dimostrano che se il servizio sanitario si attiva per garantire a tutti l’accesso agli interventi di provata efficacia le disuguaglianze tendono ad appianarsi

23 DIC -

Sesso, posizione socioeconomica, cittadinanza ed etnia sono associati a differenze di salute, sia per fattori biologici che per fattori di rischio legati ad aspetti ambientali e culturali. Alcune disuguaglianze sono di certo inevitabili, ma molte altre rappresentano disparità di opportunità, conoscenze e risorse che potrebbero essere ridotte o evitate da politiche ad hoc.

Quando è esplosa la pandemia di COVID-19 è apparso subito chiaro che le minoranze etniche, la popolazione delle aree di maggiore deprivazione socioeconomica, le persone con un basso reddito e gli emarginati sociali avessero più possibilità di contrarre il virus SARS-CoV-2, evidenziando quello che è noto come aspetto sindemico della pandemia. L’immediatezza e la visibilità di questo fenomeno è stata scioccante, rivelando una disparità in alcuni casi netta e marcata, eppure chi ha trascorso una vita a studiare le disuguaglianze e le iniquità sanitarie non è rimasto poi così sorpreso.

Perché, è bene ricordarlo, i termini iniquità sanitaria e disuguaglianza sanitaria percorrono rette parallele. L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) infatti definisce l'iniquità sanitaria come "differenze sistematiche nello stato di salute di diversi gruppi di popolazione": questo significa che alcuni gruppi sperimentano una salute peggiore e maggiori difficoltà di accesso all'assistenza sanitaria a causa dei sistemi che influenzano le loro vite. I sistemi economici e politici, ad esempio, possono influenzare la povertà, creando una divisione evitabile e ingiusta tra gruppi diversi. Per superare questo problema sono necessari cambiamenti nelle politiche governative.

La Regione Lazio, attraverso il Dipartimento di Epidemiologia (DEP Lazio) si spende da sempre per monitorare e documentare le disuguaglianze di salute nella propria regione e i principali fattori ad esse associati, al fine di avviare percorsi di innovazione orientati a rendere la ricerca dell’equità un obiettivo sostenibile.

È quello a cui mira in modo particolare il rapporto sulle diseguaglianze di salute nella Regione Lazio - che è stato presentato il 21 dicembre 2022 presso la ‘Sala Folchi’ del Complesso Monumentale del San Giovanni Addolorata, in un evento organizzato in collaborazione con Regione Lazio – e che fa seguito a quello già pubblicato e presentato nel maggio 2022 relativo alle differenze di genere nella salute e nell’assistenza sanitaria.

La letteratura scientifica ha analizzato e provato l’importanza del Servizio sanitario nazionale nell’aumentare o ridurre il divario tra i diversi gruppi sociali, e per ottenere maggiore equità i governi devono adottare un approccio di politica economica che miri a distribuire la ricchezza e promuova sistemi di protezione sociale universali ed equi, dal momento che i dati dimostrano – appunto - che se il servizio sanitario si attiva per garantire a tutti l’accesso agli interventi di provata efficacia le disuguaglianze tendono ad appianarsi.

Questo rapporto, oltre a fornire una introduzione sugli indicatori di posizione socioeconomica utilizzati e una panoramica sugli aspetti sociodemografici, e le sopraccitate differenze nella prevalenza dei maggiori fattori di rischio, approfondisce il tema delle disuguaglianze nello stato di salute della popolazione, considerando i maggiori indicatori ovvero la mortalità per tutte le cause, quella causa-specifica, la speranza di vita, la prevalenza delle maggiori patologie croniche, l’incidenza dei tumori. Infine vengono affrontati i differenziali sociali nelle esposizioni ambientali e – grazie al contributo del Piemonte e del dott. Giuseppe Costa – il significato pratico, sul territorio, della promozione della salute in modo equo attraverso l’esempio delle case della comunità: una rilevante opportunità fornita dal PNRR.

“Con gli elementi raccolti in questo testo, che – sottolinea Alessio D’Amato, Assessore alla Sanità e integrazione sociosanitaria Regione Lazio – costituiranno l’indispensabile supporto conoscitivo su cui tutte le Aziende sanitarie regionali svilupperanno i nuovi piani operativi, il nostro sistema farà altri passi in avanti, lavorando ancora una volta per allargare il perimetro delle opportunità e favorire l’emancipazione di tutti i cittadini”. Per dare nuova concretezza, in definitiva, a quel diritto di salute su cui qualsiasi amministrazione è chiamata a dimostrare il proprio coefficiente di protezione sociale.

Tiziano Costantini

Dipartimento di Epidemiologia SSR Lazio



23 dicembre 2022
© Riproduzione riservata

Altri articoli in QS Lazio

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale e operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy