Trauma team nei presidi ospedalieri Sant’Eugenio e Sandro Pertini
Personale formato grazie al corso ATLS (Advanced Trauma Life Support), un modello internazionale certificato e creato per insegnare ai medici come curare efficacemente e con metodo uniforme il paziente affetto da trauma maggiore.
18 NOV - L’Asl Roma 2 conferma e rafforza il suo impegno per la formazione di tutto il suo personale allo scopo di garantire la migliore assistenza ai cittadini romani. L’ultimo tassello di questo impegno è la convenzione siglata con l’ATLS (Advanced Trauma Life Support) Lazio per la formazione di tutto il personale che nei presidi ospedalieri Sant’Eugenio e Sandro Pertini è chiamato a trattare nell’immediato un paziente con trauma maggiore. Il Corso ATLS è stato ideato e realizzato dal Committee of Trauma dell’American College of Surgeons (ACS) con il preciso scopo di insegnare ai medici come curare efficacemente e con metodo uniforme il paziente affetto da trauma maggiore al suo arrivo in Pronto Soccorso. Si tratta di un Corso intensivo teorico-pratico diretto ai medici di qualunque specialità che si trovano a dover affrontare le problematiche del politrauma.
“Il Corso - spiega la Asl in una nota - presenta un metodo razionale di primo trattamento di tutte le lesioni del traumatizzato che rappresentano un pericolo immediato di vita, metodo basato su protocolli di documentata efficacia tanto da essersi imposto come standard di cura anche fra gli specialisti dei Dipartimenti di Emergenza e dei Trauma Center. Nel 2000, in occasione del Giubileo, allo scopo di uniformare linguaggio e trattamento in caso di gravi traumi, a tutti i medici del PS dell’A.O. S. Camillo, fu somministrato l’ATLS. Da allora questa è la prima volta che una ASL forma non solo i medici del PS ma addirittura tutti i medici specialisti coinvolti nel trattamento del Trauma maggiore”.
Ogni corso inizia circa un mese prima con la fornitura ad ogni discente del Manuale ATLS originale tradotto in italiano, composto da oltre 380 pagine, cui si aggiungono filmati esplicativi in lingua inglese.
Durante la fase di studio tutti i discenti possono contattare il loro tutor di riferimento per spiegazioni, dubbi, perplessità ed incertezze: 4 Tutor/istruttori ed un Direttore del Corso, tutti certificati dall’ACS, in una full immersion di tre giorni con il sapiente coordinamento della dr.ssa Maria Grazia Bianchi, alternando lezioni frontali a possibili scenari di trattamento simulati sul campo, arrivano a formare 20 medici per ogni edizione.
Ad ogni corso sono inoltre ammessi 8 uditori, non medici, che presenziano partecipando attivamente al corso ed al termine ricevono un attestato di frequenza dell’ACS. Per scelta dei Responsabili Scientifici, al fine di uniformare competenze e linguaggio dei percorsi in emergenza, i partecipanti vengono individuati tra gli infermieri dei PS dei due ospedali.
Per quest’anno delle 4 edizioni previste, due sono state già svolte, ed altre 4 si svolgeranno l’anno prossimo, arrivando così a formare 160 specialisti equamente suddivisi tra i due ospedali, nelle specialità di Medicina d’urgenza, Rianimazione, Chirurgia, Ortopedia, Radiologia e Neurochirurgia, oltre ai 64 infermieri partecipanti.
“L’ATLS - sottolinea la Asl - è l’unico corso al mondo a rilasciare una certificazione internazionale con durata quadriennale e possibili esami di Refresh per la proroga della sua validità che abilita lo specialista a trattare un paziente affetto da trauma maggiore ovunque nel mondo sia riconosciuta tale certificazione. Attualmente il corso si sta svolgendo in 110 paesi nel mondo, con 3900 corsi l’anno effettuati, ed oltre 90.000 partecipanti l’anno”.
18 novembre 2022
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