Don Gnocchi. A Roma un nuovo reparto di neuropsicomotricità dedicato ai bambini
Oggi l’inaugurazione al Centro Don Gnocchi S. Maria della Pace di Roma del nuovo reparto che accoglie in locali rinnovati e a misura di bambino tutti i servizi di neuropsicomotricità dell’età evolutiva. Presso il Centro, polo di riferimento per famiglie e scuole del territorio, sono seguiti ogni anno circa 300 bambini con gravi disabilità, con patologie principalmente legate ai disturbi del neurosviluppo, tra cui l’autismo.
21 SET - È stato inaugurato oggi presso il Centro Don Gnocchi S. Maria della Pace di Roma il nuovo reparto di Neuropsicomotricità dell’età evolutiva (NPI) che riunisce tutti i servizi pediatrici in un unico edificio immerso nel verde, dotato di ambienti rinnovati e a misura di bambino. Il reparto, pensato proprio per accogliere i piccoli pazienti e le loro famiglie, oltre che per valorizzare al meglio le competenze dei professionisti che vi operano, prevede un’ampia offerta di prestazioni, in convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale o in forma di privato sociale.
Ai servizi più tradizionali di neuropsicomotricità, logopedia e psicomotricità si affiancano attività innovative, come ad esempio il progetto “Le.Pre. Leggimi Presto, Leggimi Con”. Il progetto, vincitore del bando “Leggimi 0-6” del Ministero per i Beni e le Attività Culturali (MiBAC), è frutto della collaborazione tra Fondazione Don Gnocchi (capofila) e altre realtà tra cui ASL Roma 1 e l’Ospedale Fatebenefratelli, ed è finalizzato a promuovere l’esposizione alla lettura ad alta voce sin dalla nascita, con una particolare attenzione alle situazioni di rischio neuroevolutivo e con percorsi personalizzati rivolti anche a bambini con sordità, tramite il supporto di un interprete di lingua dei segni.
“Il servizio – dichiara
Laura Iuvone, neuropsichiatra infantile, responsabile del nuovo reparto di NPI - rappresenta già un punto di riferimento, oltre che per le famiglie che hanno un bambino con disabilità, anche per le scuole del territorio che trovano nel Centro di Ponte Milvio della Fondazione Don Gnocchi un supporto per favorire l’integrazione scolastica e valorizzare al massimo le possibilità di apprendimento”.
Il servizio di NPI della Fondazione a Roma, attivo dagli anni Novanta e oggi guidato dalla professoressa Laura Iuvone, segue all’anno circa 300 bambini con gravi disabilità in maniera continuativa, dei quali il 75% di età prescolare, tra 0 e 6 anni. Quasi tutti i pazienti risiedono a Roma e nei comuni limitrofi, ma alcuni provengono anche da altri capoluoghi di Regione. Nel reparto lavorano 33 operatori tra medici specialisti in neuropsichiatria infantile e un consulente ortopedico, terapisti della neuropsicomotricità dell’età evolutiva, tra cui un’osteopata, logopedisti, terapisti specializzati in trattamenti cognitivi, psicologi dell’età evolutiva e un tecnico EEG.
Le patologie più frequentemente trattate si riferiscono ai disturbi del neurosviluppo (70% circa degli interventi), tra cui lo spettro autistico, molto difficile da diagnosticare nei bambini più piccoli. Per il resto, sono trattati disturbi del linguaggio e dell’apprendimento, paralisi cerebrali infantili, disabilità intellettive, gravi disturbi della comunicazione, disturbi sensoriali e in particolare ipoacusia, raramente presi in carico da strutture riabilitative, con modalità intervento integrate con lingua dei segni.
Il reparto di Roma fa parte del Dipartimento di Neuropsichiatria e riabilitazione dell’età evolutiva, che comprende la rete delle strutture della Fondazione Don Gnocchi dedicati alla presa in carico e alla riabilitazione dell’età evolutiva, presenti in 8 regioni italiane e che nell’ultimo anno ha seguito complessivamente 45.502 pazienti da 0 a 17 anni, effettuando 378.804 prestazioni. È attivo da anni un tavolo di confronto continuo tra i rappresentanti dei vari centri del Dipartimento per far emergere le best practice e diffonderle nelle varie sedi, in modo da garantire protocolli di valutazione e intervento uniformi e offrire un modello di presa in carico condiviso e nel rispetto dei valori della Fondazione.
“Dalla sua inaugurazione, avvenuta nel 1950, il Centro Don Gnocchi di Roma non ha mai smesso di occuparsi dei più piccoli – commenta
Giampaolo Pierini, Direttore dell’Area Centro-Sud della Fondazione -. Il servizio di Neuropsicomotricità, che oggi trova una sua collocazione fisica nuova e meglio rispondente alla sua funzione, è un fiore all’occhiello della nostra struttura, in grado di offrire servizi che tengono conto della complessità delle situazioni, con interventi differenziati e personalizzati in relazione al profilo evolutivo del bambino e ai bisogni della famiglia, grazie a operatori preparati, motivati e che lavorano in stretta sinergia come una squadra affiatata”.
Le prestazioni del reparto di Neuropsicomotricità infantile Queste le attività che il servizio eroga, in convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale e in forma di privato sociale:
1) interventi riabilitativi di neuropsicomotricità, logopedia, psicomotricità e potenziamento cognitivo;
2) comunicazione aumentativa alternativa per il trattamento di gravi disturbi della comunicazione;
3) massaggio infantile per neonati e lattanti per migliorare l’interazione del bambino con i caregivers;
4) valutazioni e trattamenti per disturbi delle competenze comunicative e dell’apprendimento;
5) gruppi metacognitivi per bambini in età scolare attraverso il metodo Feuerstein, per migliorare le capacità di analisi della realtà, di confronto interpersonale, riflessione e giudizio;
6) attività con le scuole: partecipazione degli operatori del servizio a gruppi di lavoro operativi su ogni bambino che ha una certificazione di disabilità e che coinvolgono genitori e insegnanti, per favorire l’integrazione scolastica e valorizzare al massimo le possibilità di apprendimento, fornendo diagnosi funzionali, counselling con i docenti e predisponendo la documentazione necessaria per l’integrazione scolastica e le figure di supporto;
7) valutazioni per la fornitura di strumenti compensativi e percorsi di addestramento al loro utilizzo, grazie alla presenza di un’ausilioteca i disturbi di apprendimento;
8) valutazioni neuropsicologiche;
9) sostegno psicologico alle famiglie;
10) osteopatia neonatale associata, se necessario, a terapia neuropsicomotoria per bambini nati molto prematuri per il riequilibrio somatico e il recupero e la maturazione delle competenze posturo-motorie, sensoriali e comportamentali del bambino;
11) lettura ad alta voce (Progetto LE.PRE. “Leggimi Presto, Leggimi Con”, vincitore dei bandi “Leggimi 0-6” 2018 e 2020, emanati del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, attraverso il Centro per il libro e la lettura) finalizzata al miglioramento dello sviluppo affettivo, linguistico e cognitivo del bambino, in particolare nelle situazioni di rischio neuro evolutivo, già durante la gravidanza e dalla nascita. Tali attività sono rivolte anche a bambini con sordità, tramite il supporto di un interprete di lingua dei segni;
12) attività diagnostica. Elettroencefalogramma (EEG) durante la veglia (EEG standard) e durante il sonno (polisonnografia) anche di bambini molto piccoli: prestazione normalmente in uso presso i reparti ospedalieri di pediatria, ma quasi mai presso strutture di riabilitazione. L’esame è utile nell’inquadramento di condizioni che possono dipendere da una disfunzione del Sistema Nervoso Centrale, come disturbi del sonno, episodi di perdita di coscienza, disturbi di memoria, esiti di trauma cranico e rappresenta un fattore indispensabile per la diagnosi di epilessia, oltre che strumento utile di verifica della maturazione cerebrale.
21 settembre 2022
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