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Fimmg a Speranza: “Indennità Pronto soccorso anche a operatori dell’Emergenza territoriale”


Lettera aperta del Segretario Nazionale FIMMG Settore Emergenza Territoriale, Francesco Marino, al Ministro della Salute: “Prevedere un ulteriore fondo specifico a favore dei Medici e dell’altro personale del SET-118, per evitare discriminazioni tra chi lavora sul territorio o e chi nei Pronto Soccorso”.

11 NOV - Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta della Fimmg Emergenza territoriale inviata al Ministro della Salute, Roberto Speranza.
 
Pregiatissimo Ministro On. Roberto Speranza,
le scrivo in nome dei 3000 medici circa che lavorano sulle ambulanze, le automediche, nei PPI e anche nei Pronto Soccorso, facenti parte di quel Sistema di Emergenza che si occupa del Territorio. Quel territorio spesso nominato dai tanti che hanno responsabilità nella programmazione dello stesso e che tutti nessuno escluso dicono di dover potenziare, perché sarà la risposta sanitaria del futuro.
 
Quando abbiamo appreso da lei che per la prima volta in tanti anni il finanziamento del SSN ha ripreso ad essere incrementato, e cosi sarà per gli anni successivi, abbiamo sperato che i periodi di sacrifici con rinunce personali alla nostra vita privata per far fronte alle richieste di dover lavorare ben oltre il nostro orario canonico di lavoro, sarebbero stati ripagati con l’arrivo di nuovi colleghi e soprattutto da un riconoscimento delle professionalità guadagnate sul campo con turni di lavoro massacranti senza poter usufruire dei sacrosanti riposi, indispensabili a recuperare energie utili per fare il nostro lavoro al meglio, abbiamo serrate le fila convinti che questi periodi sarebbero presto finiti.
 
Noi siamo insieme agli infermieri ed agli autisti soccorritori, che circolavano per le strade delle nostre Città i nostri Paesi, gli unici a poterlo fare insieme alle forze dell’Ordine, durante i periodi di lockdown, quelli che ricevevano gli applausi, che sia prima che dopo hanno subito aggressioni da parte di pazienti, parenti e astanti sui luoghi di intervento.
 
Siamo stati in prima linea senza mai tentennare su qualsiasi richiesta di intervento da parte di chicchessia, senza distinzione di razza, colore della pelle o credo religioso.
 
Siamo intervenuti senza saper chi ci saremmo trovati sui luoghi di intervento, sia sospetti sia covid accertati, sia non covid, senza mai tentennare e qualche volta anche con DPI non a norma
Fa male apprendere dagli organi di stampa che Lei sig. Ministro ha inserito in finanziaria un capitolo per il ristoro del personale del Pronto Soccorso, tutto il personale, sia quello sanitario che tecnico, per evitare l’abbandono dello stesso servizio, non considerando ancora una volta il personale dell’Emergenza Territoriale.
 
Ancora una volta perché in passato in occasione dei 2 lockdown i Medici Convenzionati che lavorano sul SET-118, hanno dovuto interessare i Presidenti di Regioni, e solo alcuni di questi hanno avuto la sensibilità di stanziare somme dai bilanci regionali, per avere gli stessi ristori riconosciuti per i Dipendenti, con i quali condividono turni e modalità di lavoro.
 
Se la giustificazione è legata al grande abbandono del personale Medico dei Pronto Soccorso, allora le dico che anche da noi esiste un’emorragia continua di personale Medico che abbandona il SET-118 per altri lavori, tanto è vero che abbiamo fatto un una stima ed il personale convenzionato è circa il 50% in meno rispetto a quello previsto, e abbiamo notizie che altri si accingono ad abbandonare il servizio, e questa notizia degli organi di stampa sicuramente contribuirà ad aumentare ancora di più l’abbandono.
 
Ci sentiamo discriminati anche nei confronti delle USCA, noi siamo sempre stati delle Unita Speciali di Soccorso, perché durante questa maledetta Pandemia abbiamo assistito anche i pazienti Covid sia al loro domicilio, quando non c’era necessità di ricovero, sia assistendoli anche per ore a bordo negli ambienti ristretti del vano delle Ambulanze in attesa che il Pronto Soccorso li prendesse in carico.
 
Non possiamo continuare a subire questa grande discriminazione, per cui sig Ministro le chiede di considerare l’opportunità di incrementare quel fondo o di prevedere un ulteriore fondo specifico a favore mei Medici e dell’altro personale del SET-118, per evitare discriminazioni tra chi lavora sul territorio o e chi nei Pronto Soccorso.
 
Le chiediamo un piccolo sforzo, a Lei che ha mostrato sempre sensibilità per tutti gli operatori Sanitari, per non farci sentire ancora una volta Figli di un Dio minore”.
 
Dott. Francesco Marino
Segretario Nazionale FIMMG Settore Emergenza Territoriale

11 novembre 2021
© Riproduzione riservata

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