Contratto sanità. Fials scrive a Sileri per sollecitare rinnovi contrattuali nella sanità
Il sindacato scrive al sottosegretario alla Salute: “Il malcontento diffuso adesso tra gli operatori sanitari è notevole dopo oltre un anno di lavoro in corsia la stanchezza si fa sentire. Rivendicano oggi più che mai, con il rinnovo dei contratti nazionali di lavoro, una retribuzione più equa”.
14 APR - Una maggiore attenzione alla “questione della corretta valorizzazione delle professioni sanitarie in tutta la loro complessità ordinamentale, formativa e contrattuale in quanto costituiscono la principale e centrale risorsa per la tutela della salute individuale e collettiva come hanno dimostrato e testimoniano da sempre e non solo in questa tragica vicenda pandemica”. A chiederlo
Giuseppe Carbone, segretario generale Fials, in una
lettera a
Pierpaolo Sileri, sottosegretario alla Salute. Nella missiva, che riconosce al senatore l'impegno di questi anni, dimostrato da “capacità di analisi, proposte e indirizzo politico, anche critico ed originale”, viene sollecitato un incontro.
Il Covid “ha messo in luce e amplificato carenze e zone grigie preesistenti nel nostro Servizio Sanitario Nazionale - si legge - frutto di decenni di tagli lineari e di politiche alimentate da una cultura aziendalistica che guardava alla salute e ai professionisti come costi su cui risparmiare e non come risorse sulle quali investire. Come anche carenze nella sicurezza che hanno portato molti medici, infermieri e professionisti sanitari e socio sanitari a contagiarsi, alcuni a pagare con la vita il loro impegno. “Il malcontento diffuso adesso tra gli operatori sanitari è notevole - scrive con amarezza Carbone - dopo oltre un anno di lavoro in corsia la stanchezza si fa sentire”. Rivendicano “oggi più che mai, con il rinnovo dei contratti nazionali di lavoro, una retribuzione più equa”.
Dal momento che “sono di gran lunga i meno pagati tra quelli dei Paesi con i quali ci confrontiamo”. Ma non solo, il sindacato punta l'attenzione anche sui ricercatori. “Legata a questa questione - spiega il segretario generale Fials - è l'altra dello sviluppo della ricerca medica e biosanitaria, quanto mai attuale in questa fase, con la connessa necessità di valorizzare, tutelare e incentivare i nostri ricercatori”. Un enorme patrimonio scientifico. “Affinché non siano più costretti ad emigrare per mettere in atto le proprie eccelse conoscenze”. Su questi temi, la Fials sollecita un confronto con Sileri per esporre le proprie proposte “nell’auspicio possano costituire un contributo positivo all'elaborazione e all’azione dell’attuale esecutivo su questioni fondamentali e strategiche”.
14 aprile 2021
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