Standard Risonanza magnetica. Bibbolino (Snr-Fassid): “Niente più alibi sul ruolo del medico radiologo”
Con la pubblicazione del Dm “determinazione degli standard di sicurezza e impiego per le apparecchiature a risonanza magnetica” in Gazzetta Ufficiale per il segretario del sindacato si mette fine a “interpretazioni nel necessario e doveroso impegno del medico radiologo a tutela, oltre che della competenza diagnostica, della complessiva salute del paziente e del rispetto delle norme”
18 MAR - “La pubblicazione del Decreto, ormai attesa da tempo, pone fine a una interminabile querelle su ruoli e funzioni nella diagnostica per immagini. Ora non ci saranno alibi o interpretazioni di sorta nel necessario e doveroso impegno del medico radiologo a tutela, oltre che della competenza diagnostica, della complessiva salute del paziente e del rispetto delle norme”.
Così
Corrado Bibbolino, Segretario Nazionale
Snr-Fassid commenta la pubblicazione nella Gu Serie Generale n. 65 del 16/03/2021 del Decreto Ministeriale del 14 gennaio 2021 sulla “determinazione degli standard di sicurezza e impiego per le apparecchiature a risonanza magnetica e individuazione di altre tipologie di apparecchiature a risonanza magnetica settoriali non soggette ad autorizzazione”.
“Questo decreto – afferma – che riconosce tra l’altro la composizione e i ruoli professionali all’interno dell’area radiologica e segnatamente dei Tsrm, fa chiarezza e determina la necessità della presenza fisica del medico radiologo all’interno del centro di diagnostica per immagini. Ma non solo questo. In virtù degli studi effettuati il medico radiologo, così come per le radiazioni ionizzanti nel decreto 101 del 2020, è responsabile della sicurezza clinica delle attrezzature e degli esami. Ruolo imprescindibile, significativo, impegnativo. A volte poco conosciuto dalle amministrazioni e dagli stessi colleghi, anche in virtù di alcune carenze presenti sulla conoscenza normativa fin dalla formazione di base. Gli oneri e gli onori sono direttamente proporzionali in ogni incarico e in ogni professione. D’ora in poi – conclude – non ci saranno alibi o interpretazioni di sorta nel necessario e doveroso impegno del medico radiologo a tutela, oltre che della competenza diagnostica, della complessiva salute del paziente e del rispetto delle norme”.
18 marzo 2021
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