Professioni sanitarie. Domani i test d’ingresso. Cala il numero totale di candidati. Domande in aumento per Infermieri, giù Fisioterapisti
di Angelo Mastrillo
Sono quasi 73 mila gli studenti che domani martedì 8 sosterranno nelle 37 Università Statali l’esame di ammissione congiunto per i Corsi di Laurea delle Professioni Sanitarie Rispetto alle 74.817 domande dello scorso anno si rileva un calo di 2.300, pari al -3,1%. Sono invece aumentati i posti messi a bando, da 24.174 a 25.353, pari al +4,9%.
07 SET - Sono quasi 73 mila gli studenti che domani martedì 8 sosterranno nelle 37 Università Statali l’esame di ammissione congiunto per i Corsi di Laurea delle Professioni Sanitarie Rispetto alle 74.817 domande dello scorso anno si rileva un calo di 2.300, pari al -3,1%. Sono invece aumentati i posti messi a bando, da 24.174 a 25.353, pari al +4,9%.
Sono quasi 73 mila gli studenti che domani martedì 8 sosterranno nelle 37 Università Statali l’esame di ammissione congiunto per i Corsi di Laurea delle Professioni Sanitarie (Infermiere, Ostetrica, Fisioterapista, Logopedista, Tecnici di Laboratorio, di Radiologia, di Neurofisiopatologia ecc.) su un totale di 25.294 posti messi a bando, di cui ben 15.978 sono per Infermiere.
Rispetto alle 74.817 domande dello scorso anno si rileva un calo di 2.300, pari al -3,1%. Sono invece aumentati i posti messi a bando, da 24.174 a 25.353, pari al +4,9%. Situazione che è analoga a quella di Medicina e Chirurgia su cui le domande sono calate di circa 2 mila a 66.638 dalle 68.694, pari al -3%.
Per la presentazione delle domande sulle 22 Professioni sanitarie il calo si rileva in quasi tutte le Regioni, con gli unici aumenti per le Università della Puglia con +6,8%, della Toscana con +5,5%, delle Marche +4,1% e dell’Emilia Romagna con +0,8% medio, ma con differenze in aumento per Bologna e Ferrara, e in calo per Parma e Modena-Reggio.
Sono quasi stabili le Università della Campania e in lieve calo il Veneto con -0,9% medio, fra l’aumento di Padova e il calo di Verona.
Un calo maggiore riguarda le Università della Lombardia con -7,2%, Piemonte -5,6%, Liguria, -8,5%, Veneto -0,9%, Friuli Venezia Giulia -8%, Sardegna -8,8%, Umbria e Lazio con -3%, Abruzzo -16,7%, Molise -10%, Calabria -18% e Sicilia -1,9%.
Si inverte quindi in generale il trend positivo degli anni precedenti, quando le domande erano aumentate del +3,8% fra il 2017 e il 2016 e del +6% fra il 2016 e il 2015, con stabilità nel 2019 e 2018.
Per quanto riguarda le singole 22 Professioni, quella con maggiore incremento in valori assoluti è Infermiere, per circa 1.600, da 22.859 a 24.471, pari al +7,0%. Mentre in valori percentuali ai primi posti ci sono Tecnico Audiometrista con +126% e Tecnico di Neurofisiopatologia con +37%, che però dipendono dall’aumento dei posti e delle sedi.
Seguono altri aumenti in misura inferiore per Ostetrica con +5,9%, Infermiere pediatrico +5%, Tecnico di Radiologia con +3,1%, Tecnico di Laboratorio +3,2%.
Stabile Dietista, mentre sono invece in calo quasi tutte le altre Professioni con al primo posto in valori assoluti Fisioterapista con -2.425 da 25.724 a 23.298, pari al -9,4%, Logopedista con -21%, da 6.562 a 5.164, Audioprotesista -17% da 326 a 272, con -12% Podologo e Tecnico Riabilitazione Psichiatrica, seguiti da altre con valori inferiori fra il -10% e il -3%, fra cui Terapista Occupazionale, Ortottista, Igienista Dentale, Educatore e Tecnico Prevenzione.
Circa il rapporto domande su posto (D/P) si conferma al primo posto Fisioterapista con 11, rispetto a 12 dello scorso anno, al secondo posto sale Dietista con 8,4 e al terzo Ostetrica con 7,2 quindi con D/P pari a 6,7 Logopedista e Tecnico Radiologia con 4,8. Poi tutte le altre fino alle tre al disotto di uno come Audioprotesista, Terapista Occupazionale e Assistente sanitario.
Difficile comprendere se e in che modo può avere inciso la situazione del Covid.
Tuttavia la notorietà degli Infermieri in questa fase può avere suscitato un maggiore interesse degli studenti, sia per la tipologia della professione che per l’alta occupazione.
Mentre in merito alla ben nota e storica mobilità studentesca fra Sud e Nord, ora si rileverebbe un calo, essendo aumentate o stabili le domande fra Puglia e Campania e diminuite per Lombardia e Piemonte. Gli studenti hanno scelto di restare a casa.
I dati dettagliati per ognuna delle 22 professioni e 41 Università verranno presentati all’annuale meeting della Conferenza nazionale Corsi di Laurea Professioni Sanitarie, in ottobre a Bologna.
Angelo Mastrillo,
Docente Università di Bologna e Segretario Conferenza Nazionale Corsi Laurea Professioni Sanitarie
07 settembre 2020
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