Vaccini antinfluenzali e screening del personale scolastico. Mandelli (Fofi): “Rischio ‘tempesta perfetta’ come per le mascherine”
La necessità di estendere la copertura antinfluenzale non soltanto a tutta la popolazione a rischio e le difficoltà delle Aziende di garantire una produzione che soddisfi la richiesta privata, potrebbero penalizzare la distribuzione dei vaccini nelle farmacie. L’allarme del Presidente Fofi che invita anche a coinvolgere i farmacisti nello screening al personale scolastico: “Durante l’emergenza Covid hanno espresso sul territorio una risposta efficace ed efficiente ai bisogni della popolazione”.
01 SET - Sulla disponibilità nel territorio dei vaccini contro l’influenza stagionale potrebbe crearsi una ‘tempesta perfetta’ simile a quella generatasi per la questione delle mascherine quando la domanda ha superato l’offerta. Per questo è indispensabile che le farmacie non vengano essere private dei vaccini antinfluenzali.
A lanciare l’allarme il presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani
Andrea Mandelli secondo il quale “la penalizzazione della distribuzione dei vaccini sul territorio, nelle farmacie, sarebbe gravissima perché renderebbe impossibile intercettare la parte di popolazione che non rientra nelle categorie a rischio”.
Non solo per il presidente della Fofi occorre coinvolgere nello screening del personale scolastico i farmacisti “che nel pieno dell’emergenza Covid -19, hanno espresso sul territorio una risposta efficace ed efficiente ai bisogni della popolazione”.
“Abbiamo il forte timore che sulla disponibilità nel territorio dei vaccini contro l’influenza stagionale, quelli normalmente acquistati da chi non appartiene alle categorie a rischio (stimati in circa 1 milione di dosi), possa crearsi una ‘tempesta perfetta’ simile a quella generatasi per la questione delle mascherine – ha spiegato Mandelli – da una parte abbiamo assistito alle dichiarazioni unanimi di tutta la comunità scientifica sulla necessità di estendere la copertura antinfluenzale non soltanto a tutta la popolazione a rischio, ma anche alle persone che non rientrano in questi gruppi; dall’altra le aziende produttrici denunciano la difficoltà di garantire una produzione di vaccini tale da soddisfare anche la richiesta privata. Come nel caso delle mascherine si rischia di suscitare una domanda della collettività, del tutto giustificata, alla quale si può rispondere solo parzialmente”.
Per il presidente della Fofi la penalizzazione della distribuzione dei vaccini sul territorio, nelle farmacie, sarebbe quindi gravissima perché renderebbe appunto “impossibile intercettare la parte di popolazione che non rientra nelle categorie a rischio, non può rivolgersi alle strutture del Ssn e provvede di norma privatamente anche in anticipo rispetto alla partenza della campagna. Mi sembra indispensabile – conclude – che su questo aspetto si avvii immediatamente un tavolo di lavoro con tutte le parti interessate: Ministero della Salute, industria, professionisti della salute, rappresentanti dei cittadini”.
Ma sul tappeto c’è anche la questione dello screening del personale scolastico.
“L’allarme sulla difficoltà di far eseguire negli ambulatori i test sierologici per il personale della scuola, lanciato ancora ieri dai medici di medicina generale milanesi, segnala una indubbia criticità – ha spiegato Mandelli – di fronte a queste difficoltà è il caso di coinvolgere nello screening i farmacisti, che nel pieno dell’emergenza Covid -19, hanno espresso sul territorio una risposta efficace ed efficiente ai bisogni della popolazione. Ricordo che nelle farmacie è possibile dal 2009 eseguire test di prima istanza e problematiche quali lo smaltimento di materiali e dispositivi non rappresentano quindi un ostacolo, come non lo rappresenta un maggior afflusso di persone, visti gli orari di apertura e la capillarità dei presidi”.
In questo senso, sottolinea Mandelli, andrebbe seguito l’esempio della Provincia autonoma di Bolzano, che ha coinvolto i farmacisti nell’esecuzione dello screening sul personale scolastico. “Peraltro, questo screening – aggiunge Mandelli – non è il solo appuntamento importante di qui all’autunno: l’avvio della prossima campagna vaccinale contro l’influenza propone, come già detto, analoghi problemi di accesso alle prestazioni e anche in questo caso le farmacie possono contribuire in modo decisivo, come accade da tempo in diversi paesi europei: Danimarca, Francia, Germania, Irlanda, Olanda, Portogallo, Regno Unito, Svizzera e altri ancora. Come abbiamo più volte sostenuto – conclude il presidente della Fofi – questa non è una situazione normale e per affrontarla adeguatamente occorre applicare soluzioni innovative, per le quali abbiamo già dato la nostra piena disponibilità”.
01 settembre 2020
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