Specializzazioni mediche. Smi contro nuovo regolamento: “Basta medici di serie A e di serie B”
Il sindacato contro le modifiche varate dal Mur la scorsa settimana in cui si prevede che non possono partecipare al bando coloro che sono iscritti al corso di formazione in medicina generale, salvo rinuncia. “Ci batteremo per garantire a tutti l’accesso al concorso, pronti ad azioni legali”.
27 LUG - “Le modifiche al
regolamento che disciplina le modalità per l'ammissione dei medici alle scuole di specializzazione in medicina sono inaccettabili” così
Delia Epifani, Responsabile Nazionale dell’Area Formazione e Prospettive del Sindacato Medici Italiani, commenta la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto del MIUR che include alcune modifiche al regolamento del 2017.
“Si escludono dal concorso i corsisti di medicina generale, a meno che non rinuncino anticipatamente alla scelta di medicina generale, con la motivazione di non sprecare borse di studio. Non si comprende quale sia il motivo di questa imposizione che non riguarda specializzandi di altri settori medici. In questo modo si escludono dal concorso di medica generale, migliaia di corsisti, bloccando questa opportunità per almeno un anno”.
“Per queste ragioni, ci batteremo per garantire a tutti l’accesso al concorso; sia per chi svolge il corso di medicina generale, sia per gli specializzandi. Il SMI valuterà tutte le azioni, comprese quelle legali, per assicurare questo diritto”.
“Non si sarebbero sprecate borse studio se la medicina generale fosse diventata una specializzazione a se stante, come sosteniamo d’anni e se il concorso di medicina generale fosse stato previsto in contemporanea alle specializzazioni, dando la possibilità a chi arriva prima di scegliere sia la sede, che la specialità medica”, conclude Epifani.
27 luglio 2020
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