Anelli (Fnomceo): “Implementare il ruolo dei Medici della Polizia nella sicurezza sul lavoro dei professionisti della sanità”
“È proprio nel campo della sicurezza degli operatori sanitari che auspichiamo un sempre maggior coinvolgimento dei colleghi della Polizia di Stato, sia per le questioni legate all’epidemia di Covid-19, sia per la prevenzione delle aggressioni contro i professionisti della sanità. La sicurezza è infatti un diritto degli operatori della sanità". Così il presidente della Federazione al termine dell’incontro, avvenuto ieri a Roma, con i vertici della Polizia di Stato.
05 GIU - “Siamo fieri della Sanità della nostra Polizia di Stato. I 400 medici della Polizia svolgono funzioni di fondamentale importanza e delicatezza: da quelle medico-legali, a quelle relative alla sicurezza sui luoghi di lavoro, dalla partecipazione all’assistenza nel corso di emergenze e calamità, all’ausilio alle indagini su casi di frodi o di episodi criminali che coinvolgono la Sanità, dall’attività di medico competente a quella di prima assistenza ai colleghi delle forze di polizia o ai cittadini vittima di reati”.
Così il Presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri (Fnomceo),
Filippo Anelli, si è espresso al termine dell’incontro, avvenuto ieri a Roma, con il Capo della Polizia,
Franco Gabrielli, e con
Fabrizio Ciprani, Dirigente Generale Medico della direzione centrale di Sanità del dipartimento della Pubblica sicurezza del Ministero dell’interno, che è a capo della Sanità della Polizia di Stato.
Ad accompagnare il Presidente Anelli,
Franco Lavalle, delegato Fnomceo per la Sanità militare, tradizionalmente in rapporto di collaborazione con la Sanità della Polizia di Stato.
“Prezioso è stato il ruolo della Sanità della Polizia di Stato durante l’epidemia di Covid-19, non solo per le attività di assistenza ai colleghi e alla popolazione, anche in questa fase 2 – continua Anelli -, ma in termini di supporto tecnico-scientifico, tramite studi e pubblicazioni di grande qualità e utilità per la sicurezza sul lavoro di tutti gli operatori sanitari”.
“È proprio nel campo della sicurezza degli operatori sanitari che auspichiamo un sempre maggior coinvolgimento dei colleghi della Polizia di Stato – conclude Anelli -, sia per le questioni legate all’epidemia di Covid-19, sia per la prevenzione delle aggressioni contro i professionisti della sanità. La sicurezza è infatti un diritto degli operatori della sanità, ed è presupposto fondamentale e ineludibile della sicurezza delle cure”.
05 giugno 2020
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