Test cardiovascolari gratis in farmacia per i Carabinieri. Parte il progetto “Cuore da Carabiniere”
Lo prevede un protocollo d’intesa tra Arma dei Carabinieri, Iss, Fofi, Federfarma, Assofarm, Farmacie Unite, Utifar, Società Italiana di Cardiologia e Università di “Tor Vergata”. Per tre anni, i militari potranno accedere alla farmacia più vicina per sottoporsi gratuitamente ai test di prima istanza e ai questionari di valutazione del rischio cardiovascolare, i cui dati saranno poi elaborati sia per procedere, se necessario, a indagini di secondo livello, sia per avviare un percorso di informazione ed educazione a un corretto stile di vita. IL PROTOCOLLO.
22 GEN - Progettare e attuare una campagna di prevenzione del rischio cardiovascolare, denominata “Cuore da Carabiniere” e sviluppare, promuovere eventi, iniziative e conferenze sulla materia, per promuovere la salute e il benessere dei Carabinieri.
Sono questi alcuni degli obiettivi del
Protocollo d’intesa, siglato oggi a Roma presso il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, dal Comandante Generale, Generale C.A.
Giovanni Nistri, dai Presidenti dell’Iss
Silvio Brusaferro, della Fofi
Andrea Mandelli, di Federfarma
Marco Cossolo, di Assofarm
Venanzio Gizzi, di Farmacie Unite
Maurizio Giacomazzi, di Utifar
Eugenio Leopardi, della Società Italiana di Cardiologia,
Ciro Indolfi, e dal Direttore del Dipartimento di Biomedicina e Prevenzione dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”,
Antonino De Lorenzo.
Per tre anni, i militari potranno in qualsiasi momento accedere alla farmacia più vicina per sottoporsi gratuitamente ai test di prima istanza e ai questionari di valutazione del rischio, i cui dati saranno poi elaborati sia per procedere, se necessario, a indagini di secondo livello, sia per avviare un percorso di informazione ed educazione a un corretto stile di vita.
“Per la Federazione degli Ordini e per tutti i farmacisti italiani la sigla del protocollo di intesa ‘Cuore da Carabiniere’ rappresenta un motivo di orgoglio professionale e una preziosa occasione per mostrare la nostra vicinanza agli uomini dell’Arma che ogni giorno operano per la sicurezza dei cittadini e delle nostre strade – ha detto presidente della Fofi,
Andrea Mandelli – questo progetto ha un grande valore sul piano preventivo, clinico ed epidemiologico e per noi è un riconoscimento del valore del modello della farmacia dei servizi. È una conferma dell’importanza, per il singolo cittadino e la collettività, di una rete di presidi sanitari capillare e facilmente accessibile come quella delle farmacie di comunità, che condivide con l’Arma la presenza in tutti i centri, piccoli e grandi, del nostro paese. Sono certo che tutti i colleghi si impegneranno al massimo per la riuscita dell’iniziativa”.
“Abbiamo firmato con entusiasmo il protocollo d’intesa – ha affermato
Marco Cossolo, presidente Federfarma – con questa iniziativa le farmacie confermano il ruolo chiave svolto nell’ambito della prevenzione sul territorio: le attività di prevenzione e controllo sono scritte nel Dna della farmacia e rappresentano la base della sua evoluzione. Sottoporsi agli screening è importante per preservare la salute e poterlo fare in farmacia aiuta ad ampliare la diffusione dei controlli, in virtù del fatto che le farmacie sono presenti ovunque, anche nei centri più piccoli e isolati. Siamo orgogliosi di offrire un servizio utile all’Arma dei Carabinieri, quotidianamente impegnata nel garantire ai cittadini sicurezza e, grazie ai Nas, salute”
Lo sforzo sinergico, vedrà protagonisti
Fofi, Federfarma, Assofarm, Farmacie Unite nell’organizzazione e nella conduzione della campagna, attraverso propri mezzi, apparecchiature e personale, grazie al quale raccogliere dati da mettere a disposizione del personale sanitario dell’Arma.
L’Istituto Superiore di Sanità fornirà supporto scientifico per la standardizzazione delle procedure e la Società Italiana di Cardiologia fornirà supporto scientifico per pianificare le strategie di prevenzione primaria e secondaria delle malattie cardiovascolari, preparando una campagna nazionale per l’Arma con lo scopo di consigliare stili di vita e segnalare abitudini errate.
Infine Il Dipartimento di Biomedicina e Prevenzione dell’Università di Roma “Tor Vergata” fornirà supporto all’Arma per l’elaborazione statistica dei dati epidemiologici, per la successiva pianificazione di mirate strategie di prevenzione.
22 gennaio 2020
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