Congresso Sigo, Aogoi, AguI e Agite 2109. Ginecologia in prima linea per accompagnare la donna in “un viaggio di tutta una vita”
Si sono aperti con la cerimonia inaugurale al Teatro San Carlo di Napoli i lavori del Congresso nazionale dei ginecologi ospedalieri, universitari e del territorio. Oltre 1.500 i professionisti provenienti da tutta Italia e 40 gli esperti internazionali che parteciperanno ai lavori del congresso che si chiuderà il prossimo 30 ottobre
28 OTT - “Il Congresso nazionale Sigo, Aogoi, Agui e Agite 2109 è partito sotto i migliori auspici come dimostra l’ampissima partecipazione dei ginecologi ai corsi precongressuali, con aule tutte piene. Un grande successo quindi. Napoli ha risposto molto bene a questo incontro annuale, un appuntamento importante per aggiornarci, per rivederci, per discutere e anche per stilare un bilancio di quanto abbiamo realizzato e che, nel 2019, si presenta con un segno positivo e molte novità”.
È soddisfatta
Elsa Viora, Presidente dell’Aogoi, Associazione Ostetrici Ginecologi Ospedalieri Italiani. Il Congresso nazionale della ginecologia italiana “Ginecologo e donna: un viaggio di tutta una vita”, che si è aperto ieri a Napoli fino al prossimo 30 ottobre, è partito con il piede giusto.
Anche perché, come ha commentato
Antonio Chiantera: “Il meglio della ginecologia italiana oggi è qui a Napoli dove, dopo 18 anni, torna il Congresso di tutti i ginecologi italiani ospedalieri, universitari e del territorio. Quattro giorni di lavori che vedranno la presenza di eccellenze mediche nel campo della ginecologia e dell’ostetricia, sia nazionali che internazionali, per dibattere in un clima innovativo ed avvincente”.
Ad ospitare gli oltre 1.500 iscritti al Congresso, per la cerimonia di apertura dei lavori congressuali nella città partenopea, il Teatro San Carlo. Sul palco si sono alternati il presidente della Sigo
Giovanni Scambia, il Presidente dell’Istituto superiore di sanità
Silvio Busaferro, il Presidente della conferenza dei Rettori di Napoli
Gaetano Manfredi, il Presidente della Scuola di Medicina e Chirurgia Federico II
Luigi Califano e il suo omologo dell'Università Vanvitelli
Fortunato Ciardiello e i co-presidente del Congresso
Antonio, Chiantera, Giuseppe De Placito,
Luigi Stradella e
Fulvio Zullo.
Molti i temi sui quali sono stati puntati i riflettori: dal ruolo rivestito dalle linee guida nella legge Bianco Gelli fino alla necessità di rivedere il numero delle scuole di specializzazione, per citarne alcuni.
Ma al centro, come ha sottolineato
De Placito parlando a nome dei co-presidenti del Congresso “c’è soprattutto la salute della donna”. “La donna nasce con noi, l’accompagniamo in questo ‘viaggio di tutta una vita’ al quale è dedicato questo Congresso – ha sottolineato – viviamo tutte le problematiche delle donne provvediamo a tutelare la loro fertilità, conserviamo il tessuto ovarico per le ragazze con tumore, partoriscono con noi. Lavoriamo affinché la loro qualità di vita sia sempre migliore. Il connubio tra donna e ginecologia ci sembra appropriato. Ecco perché – ha concluso – il nostro auspicio è che questo Congresso possa rappresentare un momento di confronto e di crescita per tutti”.
A portare i saluti della sanità Campana il Governatore
Vincenzo De Luca: “La nostra è una sanità che combatte – ha detto – ma abbiamo portato a casa molti risultati positivi. Siamo in pareggio di bilancio da sei anni. Dai 106 punti della griglia Lea siamo arrivati a 176 e chiuderemo l’anno con 180 punti Lea. Tutto questo nonostante abbiamo perso 13mila dipendenti a causa del blocco del turnover. Anche sul fronte dei parti cesarei ci sono stati miglioramenti: li abbiamo ridotti al 36%, ma abbiamo ancora 10 punti percentuali sopra la media italiana”.
28 ottobre 2019
© Riproduzione riservata
Altri articoli in Lavoro e Professioni