Governo. Fnopo: “Riparta da tutela salute delle donne, in chiave di equità e accessibilità cure”
"Al ministro della Salute Speranza rinnoviamo la richiesta di incontro affinché ci si confronti su tematiche specifiche, quali ad esempio l’implementazione – su scala nazionale – del modello Basso Rischio Ostetrico, il modello a conduzione ostetrica con personale di supporto adeguatamente formato dalle ostetriche". Questa la richiesta delle componenti del Comitato centrale della Federazione Nazionale degli Ordini della Professione di Ostetrica.
11 SET - "Adesso che il Governo ha ottenuto la fiducia del Parlamento, si auspica al più presto un cambio di passo che punti concretamente sulla sanità pubblica e universalistica e soprattutto che si riparta dalle donne e dalle loro famiglie dedicando una attenzione ulteriore alla loro salute che può essere tutelata, promossa e dalle Ostetriche”, commentano le componenti del Comitato centrale della Federazione Nazionale degli Ordini della Professione di Ostetrica (Fnopo) dopo il doppio voto favorevole in Camera e al Senato al nuovo Governo Conte.
“Un indicatore positivo a questo auspicio – continuano i vertici nazionali Fnopo – è contenuto in alcuni passaggi del discorso del Presidente Conte rivolto alla Camera, parlando della necessità di tutelare la sanità e la famiglia e poi ancora prospettando l’assunzione di medici e infermieri. Buone premesse che necessitano però di ulteriori specificità, che prevedano un interesse per tutte le professioni sanitarie e quindi l’ostetrica quale professionista con competenza specifica sulla salute delle donne".
"Al ministro della Salute Speranza rinnoviamo – sottolineano le rappresentanti nazionali delle Ostetriche - la richiesta di incontro affinché ci si confronti su tematiche specifiche, quali ad esempio l’implementazione – su scala nazionale – del modello Basso Rischio Ostetrico, il modello a conduzione ostetrica con personale di supporto adeguatamente formato dalle ostetriche. Prevedere, infatti, percorsi specifici dedicati alla gravidanza a basso rischio ha due aspetti positivi: evitare la medicalizzazione di un evento fisiologico, che non presenta patologie pregresse o sorte durante la gravidanza, con un enorme beneficio psico – fisico per la mamma e quindi anche per il nascituro e, aspetto non secondario, contenere i costi della spesa pubblica in sanità con un utilizzo razionale delle risorse umane".
"Occorre, inoltre, rivedere e aggiornare i livelli essenziali di assistenza, garantire una assistenza sicura e di qualità in tutte le regioni, siaper strutture, dotazione di personale e servizi accessibili, anche nelle urgenze - emergenze".
"Infine, ma non da ultimo, - concludono le rappresentanti nazionali Fnopo - promuovere il Modello di “Ostetrica di famiglia e di comunità” per una presenza capillare sul territorio, in particolare nelle periferie, delle ostetriche quali agenti della promozione della salute delle donne e delle famiglie. L’ostetrica è in grado di offrire assistenza di qualità e basso costonon solo durante la gravidanza, il puerperio, l’allattamento, ma anche nella prevenzione di malattie sessualmente trasmissibili e di quelle oncologiche quali il cancro al collo dell’utero, della mammella e, per tutte le problematiche di salute della donna durante tutto il suo ciclo vitale”.
11 settembre 2019
© Riproduzione riservata
Altri articoli in Lavoro e Professioni
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001
Sede legale e operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari
Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013
Riproduzione riservata.
Policy privacy