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Canone Rai. Snami: “Non paghiamo, sigilliamo i PC, e torniamo al cartaceo!”


L’invio da parte della Rai di una lettera in cui si richiede a medici e ai professionisti il pagamento di un abbonamento speciale a chi è in possesso anche solo di computer non va proprio giù ai medici dello Snami. Testa: “Noi non guardiamo la TV nei nostri computer, li usiamo per lavorare”.

20 FEB - “Noi non guardiamo la TV nei nostri computer, li usiamo per lavorare - esordisce Angelo Testa, Presidente Nazionale dello SNAMI, particolarmente stizzito per quello che definisce testualmente “l'ennesimo indecente attacco mortificante” nei confronti della classe medica”.
Il riferimento è alla richiesta pervenuta ai medici, ma anche ad altri professionisti, del pagamento di 400 euro annuali. “Molti Colleghi, infatti, ci segnalano di aver ricevuto una  lettera dalla RAI con oggetto: abbonamento speciale alla televisione , in cui si informa che per le vigenti normative (art. 27 del R.D.L. Del 21-2-1938 n° 246 e art. 16 della L. 23-12-1999 n° 488 ), vi è l'obbligo del pagamento di un abbonamento speciale a chi è in possesso di un computer. L'imposta è richiesta anche in assenza di televisori nello studio professionale   per la sola presenza di strumenti atti a ricevere, anche potenzialmente, le frequenze della tv di Stato”.
Già le associazioni dei Veterinari per lo stesso motivo avevano presentato, tramite dei parlamentari, una interrogazione al Ministro Monti e al Ministro Passera, e così lo stesso faranno i Medici perché ci sia, attraverso un emendamento al decreto-liberalizzazioni, una modifica urgente delle leggi di riferimento.
“Utilizziamo i PC - ribadisce il Presidente del Sindacato Autonomo - per svolgere il nostro lavoro secondo quanto previsto dal contratto della Medicina Generale, non per guardare i programmi della Rai”.
“Se, come forma di protesta, ci costringessero a  tornare al cartaceo – specifica Testa - , con tanti saluti alla modernizzazione e semplificazione, ci sarebbe la  paralisi della sanità in 24 ore. Via i certificati di invalidità e di malattia on line, no alle ricette redatte al pc, no ai collegamenti tra medici e con le altre strutture sanitarie, spento il filo diretto al Progetto Sole in Emilia Romagna, al SISS in Lombardia ed ad altri sistemi regionali. Si allungherebbero i tempi negli ambulatori anche dell'80%, con  notevoli ripercussioni negative sui tempi d’attesa”.
“ Stiamo allertando i nostri avvocati per un'azione dura come risposta a questo ennesima richiesta di denaro - conclude il Presidente dello Snami - .Ci opporremo in tutte le maniere, a questo ulteriore ingiustificato attacco alla classe medica che già sta dando il suo notevole contributo alla risoluzione della crisi, continuando a lavorare  con i contratti bloccati ed il potere d’acquisto sempre minore.Non sono tollerabili nuovi assurdi immotivati balzelli”.

20 febbraio 2012
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