Le puericultrici a Grillo: “Professione a rischio estinzione. Chiediamo incontro”
In una lettera la Federazione Migep denuncia come “anche questo governo lascia cadere nel vuoto le richieste di questi operatori. Siamo molto preoccupate di apprendere che non saremo inseriti all’interno degli appositi elenchi speciali”. LA LETTERA
22 MAG - “In ogni Regione c'è un sistema diverso di come utilizzarci nell’assistenza al bambino sano, i vari contratti e la legge 42/99 hanno messo questa professione in emarginazione totale. A distanza di quasi ottant’anni è tutto fermo, o quasi, nonostante alcuni tentativi di adeguamento professionale, ancora oggi la professione non ha ottenuto il giusto riconoscimento. Ci rincresce che anche questo governo lascia cadere nel vuoto le richieste di questi operatori, e non interessa a nessuno che nel sistema assistenziale operano in clandestinità tanti operatori. Una insufficienza di regole specifiche espone questa figura professionale ad un serio rischio di estinzione”. È quanto scrivono
Avolio Elvira e
Malderin Nicoletta della Federazione Migep-Puericultrici in una lettera al Ministro della Salute,
Giulia Grillo.
“Siamo molto preoccupate – affermano - di apprendere che non saremo inseriti all’interno degli appositi elenchi speciali (esercizio da almeno 36 mesi, negli ultimi 10 anni). Confidiamo in Lei Ministro perché è una giovane donna e neomamma che ha vissuto da poco questa bellissima esperienza e che capisce bene cosa vuol dire stare in ospedale ed essere trattata al meglio da tutti gli operatori sanitari”.
“Come federazione della categoria – si legge nella missiva - si chiede un incontro urgente affinché si possa trovare una soluzione per far tornare la puericultrice una professione riconosciuta al servizio delle neomamme e dei bambini, oggi le mamme sono sempre più soletrovandosi isolate, senza un aiuto, a gestire un momento così importante della propria vita. Ed ecco allora la necessità di avere accanto una puericultrice durante i primi giorni dopo il parto. Un supporto pratico ed emotivo ad una donna che da figlia diventa mamma, un aiuto imprescindibile e fondamentale per evitare le depressioni post-partum”.
22 maggio 2019
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