Formazione medicina generale. Snami: “Bene riapertura bandi. Ora riduzione, temporanea, da tre a due degli anni del corso”
Il sindacato autonomo lancia il suo slogan “Insieme per formare più’ medici” e porta le sue proposte al Ministero della Salute. “Sforzi e programmazione congiunta per far crescere il territorio ed evitare che milioni di Italiani rimangano senza Medico di Famiglia nel prossimo futuro”.
07 SET - Il Sindacato Autonomo lancia il suo slogan “
Insieme per formare più medici” e porta le sue proposte al Ministero della Salute.
“Abbiamo già espresso giudizio favorevole - sostiene
Angelo Testa, presidente nazionale dello Snami - alla
riapertura dei termini per le domande di iscrizione al concorso per il triennio di formazione che porterà 860 borse aggiuntive del corso di Medicina Generale. Ora riteniamo utile portare delle proposte concrete in tal senso al Ministero della Salute”.
“Per Noi sono fondamentali - dice
Salvatore Cauchi, vicesegretario nazionale Snami, - la riduzione, temporanea, da tre a due degli anni del corso di formazione in MG con conseguente aumento di 1/3 delle borse, la formazione continua, permettendo agli esclusi di subentrare a coloro che lasciano per passaggio alla specialità e la riforma del corso di formazione, prediligendo l'attività svolta dal medico di famiglia e utilizzo di tutte le professionalità della medicina generale, esistenti sul territorio, sia sotto forma di tutor che di docente”.
“Inoltre - continua l’altro vicesegretario nazionale
Nino Grillo - sono importanti per il nostro sindacato l’accesso alla formazione senza borsa e con limitazione delle incompatibilità nelle regioni in cui vi sia una carenza ed i posti con borsa siano stati tutti coperti, l’accettazione di fondi extra provenienti da fondazioni e aziende private (ENPAM, Assicurazioni, ecc) al fine di aumentare il numero delle borse e l’aumento pecuniario della borsa per equipararla a quella della specializzazione”.
“Sforzi e programmazione congiunta - conclude il leader dello Snami - per far crescere il territorio ed evitare che milioni di Italiani rimangano senza Medico di Famiglia nel prossimo futuro!”.
07 settembre 2018
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